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La salute conta…meglio informarsi bene!

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Ormai sappiamo tutti quanto siano preziose le informazioni che in materia di salute riescono ad essere obiettive, realiste, aggiornate, equilibrate, trasparenti e non influenzate da conflitti di interesse. «Noi di Assis ci proviamo e i risultati sono incoraggianti» spiega il presidente dell’associazione, il dottor Eugenio Serravalle.
Assis è un acronimo che significa Associazione di Studio e Informazione sulla Salute, è sorta da poco più di un anno e sta ottenendo un ampio riscontro di attenzione.
«E’ un’associazione ancora molto giovane ma nonostante ciò ha compiuto progressi importanti – spiega il presidente, il dottor Eugenio Serravalle, omeopata di Pisa – in primo luogo dal punto di vista del numero di adesioni tra i professionisti della salute, in secondo luogo dal punto di vista della significatività degli impegni: si pensi alla campagna per la moratoria del vaccino contro il papillomavirus (che ha ottenuto più di 600 firme di medici ed operatori sanitari, alcune molto autorevoli, come quella di Lucija Tomljenovic, biologa , autrice di numerose pubblicazioni su questa vaccinazione). Ad ogni modo, continuiamo a guardare avanti per non perdere di vista la strada che abbiamo ancora da fare».
«Credo si sia sempre sulla strada giusta quando si sente l’esigenza di non fossilizzarsi nel proprio mestiere e di estendere il proprio sguardo a tutto quanto incide la salute delle persone – prosegue Serravalle – Di alimentazione, salute, e medicina oggi si parla moltissimo, perfino troppo verrebbe da dire.  Certi contenuti (la medicalizzazione di qualsiasi disfunzione, la salute come monopolio della terapia farmacologica, i messaggi pubblicitari scambiati per informazione medica) vengono divulgati ancora meglio di un tempo, attraverso meccanismi di diffusione ancora più efficaci. Perciò quello che è importante non è tanto il parlare di medicina e salute, quanto il discernere, il puntualizzare, il distinguere i dati certi da quelli fatti passare per tali. Questo è il compito che AsSIS si è assunta».
«Ciò che vorremmo è proprio uscire dall’idea di confrontare “verità” diverse. Nella medicina (che a differenza di quanto possano pensare molti dei  suoi cultori, non è una scienza esatta, ma empirica), vi sono quesiti che non sono risolvibili con un “sì” o con un “no”,  ma richiedono di distinguere caso per caso. Prenda i vaccini, argomento su cui ho dibattuto moltissimo in tutti questi anni: non è possibile prendere una persona a caso e  dire se un dato vaccino le farà sicuramente bene o male. In questo senso la medicina olistica è a misura d’uomo, nel senso che considera il singolo uomo, il singolo paziente, con tutte le sue peculiarità, e non pretende di prescrivere rimedi universali ad individui astratti».
Per maggiori informazioni QUI trovate ASSIS

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