Vai al contenuto della pagina

Cani e gatti troppo medicalizzati

homepage h2

Ormai è quasi consuetudine per gran parte della gente avere un animale da compagnia in casa, soprattutto cani e gatti. Sono diventati compagni di vita, con loro si crea un legame speciale che non si spezza nemmeno quando il nostro amico se ne va. Ma resta il grosso problema dell’eccessiva medicalizzazione spesso causa, essa stessa, di patologie. Ce ne parla il veterinario Stefano Cattinelli autore di “Amici fino in fondo”.
Che tipo di relazione si crea secondo lei oggi tra l’umano e il suo compagno animale? Si può parlare di empatia? Risonanza?
Il cane e il gatto sono considerati a tutti gli effetti dei membri della famiglia. Il loro modo di essere partecipi a tutto quello che ci succede li rende davvero unici, non solo come esseri in se quanto piuttosto perchè rappresentano per ognuno di noi un interfaccia relazionale che non ha pari nelle relazioni tra umani. Pensiamo a tutte le volte che ci vengono incontro esprimendo la loro gioia nel vederci; e come ci accolgono senza giudicarci. Senza giudicarci! Che qualità potente è il non-giudizio! Con il mio cane e con il mio gatto posso essere me stesso! Non è una relazione perfetta? 
Si nota però che sempre più animali vengono altamente medicalizzati, con gran uso di farmaci di sintesi e diagnostica. C’è qualcosa che non va, qualche distorsione in questo o è da ritenere cosa positiva? 
Le spinte che condizionano la medicina veterinaria sono simili a quelle che si trovano nella medicina umana dove il paziente è diventato un numero e dove il medico ha perduto per strada la sua umanità. E’ la cosa peggiore che possa capitare a chi si occupa di curare gli animali e gli esseri umani. Quel visionario di Edward Bach così diceva: Ora, per un momento, diamo un rapido sguardo all’ospedale del futuro. Sarà un santuario di pace, speranza e gioia. Nessuna fretta, nessun rumore; totalmente privo di tutti gli apparati terrificanti e le apparecchiature di oggi (siamo nel 1931); libero dal cattivo odore degli antisettici ed anestetici; privo di ogni cosa che evochi malattia e sofferenza. Non ci sarà alcun rilievo frequente della temperatura che disturbi il riposo del paziente; nessuna verifica giornaliera con stetoscopi e prelievi per imprimere nella mente del paziente la natura della sua malattia…ecc.ecc… Io lavoro per questo tipo di futuro!
Anche l’alimentazione è divenuta pressoché interamente industriale. Incide sullo stato di salute dell’animale?
Ovviamente si. Qual è la differenza tra il latte materno che la mamma da dal suo seno al bambino e il latte in polvere? La composizione? No, l’amore del gesto di alimentare il proprio figlio. Fare la pappa al proprio animale è già un gesto che lo fa stare in salute perchè dietro tale gesto c’è tutto l’amore per lui. Questo amore non lo posso trovare in una confezione di crocchette. 
Oggi più che mai si è divenuti molto interventisti sugli animali in fatto di cure, anche a fine vita, anche in condizioni molto compromesse. C’è un limite giunti al quale è meglio non andare oltre? 
Certo, l’accanimento terapeutico è sempre in agguato. Un punto è fondamentale in questi frangenti è domandarsi: cosa vorrebbe fare lui? Non: cosa vorrei fare io al suo posto. Questo è un errore che fanno in molti confondendo l’eliminazione dell’eventuale dolore con l’eliminazione dell’animale e giustificando in tal modo l’eutanasia. L’animale non sa cos’è l’eutanasia. La accetta perchè si fida di noi, ma lui davvero non la capisce.
Come si può affrontare al meglio il momento in cui bisognerà dire addio al nostro animale?
Riconoscendo la sua parte spirituale. Quali sono le forze spirituali che mi ha donato in vita? Perchè l’ho chiamato al mio fianco? Perchè gli ho dato quel nome? Perchè ho scelto proprio lui o perchè lui ha scelto prorpio me? Domande che se non trovano una risposta in questo momento spariranno con lui e noi avremo perso una grande e bella occasione.
Chi è Stefano Cattinelli 
Medico veterinario, diplomato in Omeopatia veterinaria unicista nel 1997, esperto in Antroposofia di Rudolf Steiner, kinesiologo.
Direttore del Percorso di Dinamica Emozionale Uomo-Animale-Uomo.
Si occupa di Costellazioni famigliari sistemiche per gli animali.
Autore per Terra Nuova Edizioni di  Amici fino in fondo.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!