Siddharth Village: la scintilla del cambiamento

Siddharth Village è stato fondato nel 1986. Il Centro della comunità ha sede a 25 km da Bhubaneswar, la capitale della regione di Orissa, nell’est dell’India. Vi abitano 14 persone, spesso circondati da volontari che si fermano per brevi o lunghi periodi.

Col passare degli anni, dalla sede principale sono nate altre sedi in tutta l’India. Grazie all’operosità dei suoi fondatori, oggi Siddharth village è collegata ad una rete di 200,000 persone che vivono in villaggi tradizionali.L’obiettivo dell’ecovillaggio è quello di diffondere pratiche agricole sostenibili come la Permacultura, percorsi di crescita e personale e trasformazione interiore, e strumenti per una coesistenza sociale pacifica basata sull’integrazione fra riferimenti valoriali tradizionali e innovazioni ecologiche. L’ecovillaggio regge la propria economia sull’ecoturismo che permette loro di diffondere gratuitamente le proprie competenze ai villaggi che aderiscono alla rete e di sostenere un percorso che affronta tematiche di genere ed emancipazione femminile.

Abbiamo chiesto di raccontare Martina Cordella, una nostra lettrice, la sua esperienza diretta: ha visitato lo scorso febbraio/marzo Siddharth Village in occasione del corso Ecovillage Design Education – EDE(formazione in progettazione di ecovillaggi), promosso e sostenuto dal Global Ecovillage Network – GEN e Gaia Education.

“Partecipare all’Ecovillage Design Education, è stata a dir poco un’esperienza indimenticabile.

Indimenticabile sarà John, il fondatore di Siddharth Village, trainer principale del corso. Non solo è un bravissimo insegnante, John è tante altre cose, è una persona ricca di competenze ed umanità. È a capo di due società che hanno come attività principale corsi di formazione per risoluzione di conflitti e sostenibilità. Sostiene 54 Samaj (villaggi tribali indiani) offrendo loro l’EDE gratuitamente affinché i partecipanti possano portarne principi nei loro villaggi ed applicarli, col risultato di una maggiore autosufficienza. John aiuta i Samaj ad ottenere fondi dal Governo, a preservare i semi autoctoni, a respingere gli OGM; aiuta le donne ad unirsi in organizzazioni e lottare per la loro emancipazione. A testimonianza della bontà con cui John porta avanti questi progetti c’è Karmi, il suo braccio destro, una donna di un villaggio tribale della regione dell’Odisha che si è presa cura di noi corsisti durante il mese di EDE. Un persona meravigliosa, sempre sorridente, disponibile, lottatrice, determinata. Ci ha fatto sentire come a casa… senza mai dimostrare un filo di stanchezza. E’ stata, come dire, la nostra “mamma” per una mese. Karmi ha seguito diversi anni fa l’EDE a Siddharth Village ed ora è una spokeswoman, ovvero la rappresentante ufficiale del villaggio. L’ospitalità, la cura e l’amore con cui ci hanno accolto è stata unica ed è stato molto significativo vedere queste persone così serene nel proprio ruolo, nei propri compiti, come John che ha condotto l’intero mese di corso senza mai perdere il sorriso sulle labbra”.

“L’EDE è un corso che si svolge in 4 moduli, in lingua inglese: ecologia, economia, visione del mondo e sociale. Toccando questi aspetti che fanno parte della vita dei singoli individui e della società, il corso fornisce una vasta gamma di applicazioni delle tematiche apprese ed è pieno di materiali, idee e strumenti che sono stato sviluppati e testati in ecovillaggi e in comunità urbane in transizione. Raccontare ogni parte del corso sarebbe impossibile in questa sede ma voglio raccontarvi i momenti che mi hanno non solo colpita di più ma anche lasciato un segno nel mio percorso di crescita.

Rama, la moglie di John, ha una sensibilità enorme e forse per questo è couselor e lavora con i bambini autistici. Ha condotto il modulo worldview (visione del mondo) la prima settimana. Questa è forse la parte più “spirituale” e introspettiva del corso. E’ qui che ho capito quanto sia fondamentale guardarsi dentro: capire chi sono e dove sto andando permette una relazione migliore e fluida con tutta la comunità. Abbiamo fatto esercizi introspettivi molto intensi ma Rama ha sempre tenuto presente le esigenze di tutti: chi voleva andare più a fondo, chi invece aveva bisogno di un po’ di riposo e leggerezza, chi aveva bisogno di un serio consiglio per sorpassare resistenze e blocchi. Un lavoro che ha “mosso” molte cose dentro di noi ma Rama è stata brava a non sbilanciare l’equilibrio del gruppo.

Il modulo di ecologia consisteva nell’applicare concretamente principi di Permacultura per una settimana. Il nostro insegnante era Pradyut, un permacultore indiano convinto che questa disciplina possa risolvere problemi di malnutrizione, fame e povertà (che purtroppo in India non mancano). Solo con lui ho appreso la vera utilità della Permacultura.

Durante il modulo di economia abbiamo avuto l’opportunità di trascorrere due giorni in un villaggio tribale dell’Odisha, mangiando, dormendo e condividendo la vita quotidiana con gli abitanti locali. Terre incontaminate, bambini che non hanno mai visto la città e che non vogliono neanche andarci.

E ora sono di nuovo in Italia e sento che lì a Siddharth Village sono successe tante cose dentro di me; sono cambiata, sono più consapevole. La relazione con i miei amici e parenti sono migliorati, le cose che desidero si materializzano e mi ascolto molto di più. Il corso ha innescato un cambiamento positivo in me che si sta ripercuotendo su tutta la mia vita. Che cosa dire ancora? Emozioni fortissime. Un team eccezionale. Mi mancano tantissimo i ragazzi di Siddharth village e non vedo l’ora di tornare il prossimo febbraio”

Martina Cordella, martina-c87(chiocciola)hotmail.com
Thread, Siddharthvillage, Khurda, Odisha: thread.orissa@gmail.com