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La Via Francigena è di tutti, anche dei disabili

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Nell’estate del 2015 un gruppo di sei viaggiatori percorrerà i 1000 km che uniscono il Colle del Gran San Bernardo a Roma. Tra loro ci saranno Pietro Scidurlo, disabile motorio che viaggerà su una handbike fuoristrada, Fabio Dipinto, videomaker che realizzerà un documentario sull’inedita impresa, e lo staff di SloWays, tour operator ufficiale della Via Francigena.
«Sarà un viaggio-evento dedicato ai temi della condivisione e dell’inclusione, per dare il messaggio che la Via Francigena è di tutti, e tutti noi abbiamo la possibilità di percorrerla – spiegano gli organizzatori – cammineremo insieme a Pietro Scidurlo, fondatore di Free Wheels Onlus, disabile motorio autore della Guida al Cammino di Santiago per tutti, che ha percorso quattro volte l’itinerario spagnolo in handbike e carrozzina, e che ha deciso di documentare e mappare il percorso italiano dal suo punto di vista, viaggiando su una speciale handbike fuoristrada».
Tra i suoi compagni di viaggio ci saranno esperti di cammino e giovani ragazze e ragazzi alla prima esperienza di viaggio lento, donne e uomini che lavoreranno insieme a lui alla mappatura di un itinerario adatto a tutti.
Il viaggio sarà una prima verifica delle condizioni di percorribilità dell’itinerario per persone con diverse disabilità, e getterà le basi per un censimento delle strutture di accoglienza accessibili, dei servizi per persone con esigenze particolari, dai dializzati ai celiaci, dai possessori di cani alle famiglie con bambini.
Un viaggio comunicato “in diretta”
«Raccoglieremo filmati, fotografie, testiche pubblicheremo sul web e divulgheremo tramite la community del Movimento Lento e sul sito ufficiale della Via Francigena, www.viefrancigene.org , partner del progetto» aggiungono gli organizzatori.
«Vogliamo che molti altri viaggiatori ripercorrano in futuro il nostro itinerario, perché vogliamo privilegiare la rete “fisica” rispetto a quella “virtuale”, l’esperienza diretta rispetto al racconto».
«Faremo tappa quando possibile presso strutture di accoglienza che siano interessate a fare parte del progetto e a mettersi in rete. Gestori di B&B, agriturismi, alberghi, piccola ospitalità diffusa, che diventino ambasciatori dell’accoglienza nel loro territorio, che s’impegnino insieme a noi affinché la Via Francigena diventi un esempio di ospitalità, in cui si sperimentino buone pratiche nel settore dell’accoglienza e dell’accessibilità».
«Getteremo le basi per la creazione diuna rete di operatori turistici illuminatiche comprendano chela Via Francigena rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo sostenibile del territorio italiano, un investimento economico che ha il grande pregio di salvaguardare l’ambiente e di valorizzare il tessuto sociale dell’Italia “minore”».
Il format del viaggio-evento
Il viaggio-evento verrà percorso da un gruppo di sei viaggiatori, tra i quali ci saranno un video maker, un esperto di mappatura GPS, blogger ed esperti di social media che racconteranno il viaggio con testi e fotografie.
Il viaggio verrà raccontato in un diario multimediale pubblicato sul sito ufficiale dell’accoglienza sulla Via Francigena: www.visit.viefrancigene.org, mentre messaggi e fotografie saranno pubblicati “in diretta” su Instagram, Facebook e Twitter sui profili del Movimento Lento, di Free Wheels Onlus e dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.
Il materiale video raccolto darà origine a un documentario che racconterà in modo innovativo e originale il nostro cammino. Inoltre durante il viaggio verranno prodotti dei brevi video da pubblicare sul web. 
Chi siamo
SloWays è il tour operator del Movimento Lento, organizza viaggi a piedi e in bicicletta sulla Via Francigena e i grandi itinerari italiani, ed è particolarmente attivo sul tema del “viaggio per tutti”, anche grazie a mezzi speciali ad alta tecnologia. SloWays è riconosciuto come “Expert partner” dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.
Free Wheels Onlus elabora itinerari facilmente percorribili da tutti, per poi recarsi sul territorio e verificarli assieme a persone con difficoltà motorie e sensoriali. Contestualmente produce un database di informazioni sull’accessibilità del luogo. Pietro Scidurlo, presidente di Free Wheels Onlus, ha percorso 4 volte il Cammino di Santiago in handbike.

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