A quattro anni dalla prima formulazione del sogno di vivere in cohousing, un gruppo di famiglie ferraresi sta traslocando verso la loro nuova dimora e sono aperti ad integrare nel gruppo ancora due famiglie.
“Galeotta fu” l’appartenenza al GAS – gruppo d’acquisto solidale – di Ferrara: il nucleo originale di cohousers nasce qui, da un gruppo di persone che già acquistavano insieme frutta e verdura e che oggi sono i fondatori del cohousing SanGiorgio a Ferrara.
A seguito di un incontro pubblico sul cohousing organizzato dallo Sportello Ecoidea della Provincia di Ferrara, il gruppo di famiglie gasiste scoprì improvvisamente l’interesse e l’amore per questo genere di comunità e modalità di abitare insieme.
Nel maggio del 2009, il gruppo informale fonda l’associazione di promozione sociale Cohousing Solidaria. Dopo una prima esperienza e tentativo di acquisto di un terreno interessante, non andati a buon fine a causa di una serie di difficoltà – non ultima il terremoto – il gruppo si concentra su nuovo progetto in città, sviluppato da un piccolissimo gruppo di famiglie “superstiti” che non intendevano rinunciare al proprio biSogno.
Fondamentale per raggiungere l’obiettivo ed eliminare, nel percorso, aspri conflitti e discussioni inconcludenti è stata la presenza di un facilitatore, cioè una persona che partecipa agli incontri e, appunto, facilita la comunicazione tra i membri del gruppo. Questo li ha aiutati a trovare una canale comuncativo nei momenti di conflitto, nelle discussioni e quando i risentimenti facevano capolino. Le difficoltà non sono state evitate ma al contrario, il facilitatore le ha fatte emergere nelle riunioni in modo tale da accogliere idee e preoccupazioni di ogni membro, equilibrando la partecipazione di ognuno, contenendo gli interventi delle persone più eloquenti e aggressive e aiutando i più timidi ad esporre il proprio punto di vista.
Finalmente nel 2013 – a 4 anni dalla nascita dell’idea iniziale – cinque famiglie costituitisi in Cooperativa hanno acquistato un bel terreno in città, sulle rive del Po di Primaro, zona patrimonio dell’Unesco e parte della Rete Natura 2000, a pochi passi dalla pista ciclabile che collega al sottomura della città. Il cohousing SanGiorgio propone una dimensione dell’abitare priva di divisioni artificiose, un bell’orto, spazi comuni rallegrati da corse di bambini, sedie davanti alla porta e chiacchiere, un’accoglienza spontanea e relazioni di buon vicinato comunissime fino a qualche decennio fa: un cortile aperto non a caso proprio nella zona – San Giorgio – dove si sviluppòil primo nucleo abitato dal cui ampliamento nacque la città di Ferrara.
Molti sono stati gli attori coinvolti nella realizzazione del cohousing. Con lo Studio che segue il progetto, Rizoma Architetture, è stato avviato un interessante processo di progettazione urbana partecipata col metodo Charrette. L’impresa selezionata dopo una gara d’appalto è stata la Ferruccio Maestrami snc di Loiano (BO), dinamica azienda che ha ultimato anche il cohousing Mura San Carlo a San Lazzaro di Savena (BO). La consulenza contrattuale e finanziaria è affidata alla titolare dell’impresa NL Properties.
Come da cronoprogramma rispettato al millesimo, il cohousing è stato terminato ai primi di giugno 2015.
Due piccoli appartamenti ancora liberi aspettano nuovi abitanti. La spesa iniziale di acquisto della casa viene ammortizzata, secondo i calcoli dei tecnici, nel giro di 5 anni: i pannelli fotovoltaici e la pompa di calore consentiranno infatti spese irrisorie per il riscaldamento e raffrescamento individuale, per l’uso delle lavatrici condominiali e l’utilizzo dei vasti spazi comuni.