Certo, il 25 aprile è un po’ presto per aprire la stagione dei teatri di paglia, perché i cereali ancora non sono stati raccolti e sarà necessario attingere alle riserve di balle di paglia raccolte la scorsa estate, quelle ancora rimaste nei fienili delle aziende agricole.
«Ma la voglia di iniziare è già tanta e così, con il caloroso invito della bella iniziativa
Montevarchi Ethic Street, il teatro di paglia “scende in città” dalle colline del Valdarno dov’è nato, per creare anche nel contesto urbano unospazio di libera espressione aperto a tutti» spiega l’ideatore della Rete dei Teatri di Paglia, Nicholas Bawtree, caporedattore di Terra Nuova.
«A fornire i materiali da costruzione sarà lo storico maneggio
Rendola Riding, e in particolare Sergio Pinti che ha già partecipato al teatro di paglia di Rendola mostrando in scenacome si caricano le balle di paglia sul camion… nei piani più alti».
L’appuntamento è alle ore 21 di sabato 25 aprile in Piazza Umberto I a Montevarchi. Per saperne di più e per un programma completo delle altre iniziative (a cura di
Diesis Teatrango), clicca
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Se non sapete come funziona un Teatro di Paglia ma siete curiosi di vedere e soprattutto partecipare, ecco qui quello che c’è da sapere
OBIETTIVI
Obiettivo del “teatro di paglia” è creare un evento che permetta di riscoprire il teatro nella sua totalità, dalla costruzione stessa della struttura, di solito in un contesto rurale che esalta il legame con il territorio, fino alla performance, dando spazio alla capacità espressiva e al desiderio di condivisione degli spettatori presenti.
Dopo anni di esperienza e una sperimentazione sul campo in diversi contesti e località, il “teatro di paglia” si è rivelato un format collaudato, facilmente replicabile, all’occorrenza itinerante, attraverso il quale dare spazio a nuove esperienze artistiche nel contesto unico e suggestivo della struttura in materiale naturale.
APPARATO SCENICO
1. Spazio pubblico o aperto al pubblico, in un luogo abitato o in aperta campagna (piazza, cortile, parco, prato, aia, campo ecc.).
2. Materiale per la realizzazione del teatro (balle di paglia, balle di fieno).
3. Ulteriori elementi scenici eventualmente utilizzati dagli organizzatori o dal pubblico.
La natura del materiale da costruzione prevede solitamente un rapporto diretto con la realtà agricola che lo produce e lo spettacolo può avvenire anche nel luogo stesso dove il materiale viene reperito o utilizzato.
PERSONAGGI FISSI
1. Presentatori, il cui numero può variare a seconda delle esigenze.
STRUTTURA NARRATIVA
Il format del “teatro di paglia” si svolge come segue.
1.Accoglienza del pubblico
I presentatori accolgono il pubblico che arriva sul luogo dell’evento, e spiegano a grandi linee lo svolgimento del “teatro di paglia”.
2.Costruzione del teatro
I presentatori illustrano ai membri del pubblico i principi tecnici per la costruzione del teatro e delimitano lo spazio dove sarà allestita la struttura. Pubblico e presentatori procedono quindi insieme alla costruzione.
Nel caso in cui sia prevista una struttura di grandi dimensioni, la costruzione può costituire un momento a sé stante a cui non deve necessariamente partecipare tutto il pubblico; essa resta comunque parte dell’esperienza complessiva.
La forma adottata per la struttura è solitamente quella semicircolare del teatro greco, a uno o più livelli (gradinate), ma si possono utilizzare anche altre forme, a patto che si vengano a creare gli elementi essenziali di un teatro: spazio scenico e posti a sedere per gli spettatori.
La natura dei materiali da costruzione comporta una durata della struttura limitata nel tempo, da poche ore ad alcuni giorni.
3.Singole performance(“coincidenza scenica”)
Una volta ultimata la costruzione, il pubblico si va ad accomodare nel teatro e uno o più presentatori, entrando nello spazio scenico, introducono la fase successiva dello spettacolo, quella delle singole performance, detta “coincidenza scenica”.
Da questo momento ciascun membro del pubblico è libero di partecipare con un intervento, sebbene questa non sia una condizione necessaria per la partecipazione al “teatro di paglia”.
Gli interventi dovranno rispettare le seguenti indicazioni.
– Ogni intervento ha una durata massima indicata dai presentatori (generalmente dai 5 ai 10 minuti), per consentire una partecipazione più ampia possibile. Non c’è una durata minima.
– Gli interventi possono essere di qualsiasi genere e tema. Si può ad esempio contribuire con una scena teatrale, una canzone, un balletto, una barzelletta, una performance artistica, un video, un numero di giocoleria, clown o mimo; ma anche con interventi non propriamente caratteristici di uno spettacolo, come l’appello di un comitato cittadino, una breve lezione accademica, la preparazione di una ricetta e così via.
– I contributi possono essere di qualsiasi livello di competenza o capacità nei vari ambiti espressivi, così che lo spettacolo potrà risultare in una miscellanea di interventi che vanno dall’improvvisazione spontanea da parte di chi non ha mai calcato le scene, all’esibizione di professionisti di alto livello.
– Non c’è alcuna gara tra i partecipanti. Scopo del “teatro di paglia” infatti è quello di promuovere un’esperienza di ascolto aperto e di sospensione del giudizio, svincolando l’espressione artistica o culturale da qualsiasi finalità competitiva.
– Non c’è una sequenza predefinita di interventi (scaletta). Ogni spettatore ha la possibilità di intervenire in qualsiasi momento dello spettacolo, a patto di non interrompere un intervento già iniziato; non deve quindi comunicare né definire in anticipo la presenza e la natura del proprio contributo.
Il ruolo dei presentatori in questa fase sarà quello di mettersi a disposizione per esigenze particolari e di far rispettare la durata dei singoli interventi. Non interverranno invece qualora si presentino delle pause tra un intervento e l’altro, essendo queste pause parte integrante del “teatro di paglia”, ovvero la carta bianca su cui sperimentare una libertà espressiva in ambito collettivo.
4.Conclusione della coincidenza scenica
I presentatori chiudono la “coincidenza scenica” con un messaggio conclusivo e spiegano la fase successiva di smontaggio del teatro.
5.Smontaggio del teatro
I presentatori e il pubblico procedono insieme allo smontaggio del teatro e alla sistemazione del materiale di scena nella sua disposizione originale, per lasciare il luogo così come si è trovato, in uno spirito di rispetto dell’ambiente.
Lo smontaggio può eventualmente costituire un momento a sé stante a cui non devono necessariamente partecipare tutti i membri del pubblico (può avvenire per esempio anche il giorno successivo).
6.Intervento conclusivo
I presentatori ringraziano e salutano il pubblico.
INFO
Vuoi costruire anche tu un teatro di paglia? Contatta la rete dei teatri di paglia al 340 5708387 –
teatrodipaglia@gmail.com – ti illustreranno le semplici condizioni di utilizzo e ti aiuteranno a promuovere il tuo spettacolo, dandoti anche dei preziosi consigli!