Il carbone e il petrolio superati dal sole
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Il processo ormai è irreversibile: secondo gli analisti di questa importante istituto di analisi finanziaria, il processo di sostituzione di fonti dovrebbe accelerare entro il 2030: la potenza da rinnovabili dovrebbe superare di 4 volte quelle delle fonti fossili, gas, carbone e petrolio.
Il fatto principale è che i prezzi dell’energia solare ed eolica continuano a calare e in molti aree del mondo hanno raggiunto la cosiddetta grid parity, ovvero produrre energia pulita è diventato conveniente anche senza incentivi. Il primato spetterà all’energia solare, che ad oggi copre solo l’1% dell’elettricità su scala mondiale, ma che secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, sarà la principale fonte energetica entro il 2050. La curva di apprendimento di queste e altre tecnologie rinnovabili è ancora in evoluzione, ma diverse centinaia di miliardi di dollari di investimenti saranno necessarie ogni anno.
Come commenta il portale Qualenergia “La questione allora non è se il mondo sperimenterà una transizione verso le energie rinnovabile, ma è capire quanto tempo ci vorrà. Le lobby che resistono sono già in moto per ritardare e annacquare questo processo, attraverso strategie non sempre palesi, come quelle di assecondare una normativa favorevole alla penetrazione delle fonti pulite, per poi azzoppare il settore grazie alla solida, almeno finora, alleanza con la politica”.
“Riguardo alla nuova potenza elettrica installata nell’Unione Europea” riporta sempre Qualenergia “va ricordato che nel 2014 il 79% era da fonti rinnovabili (e senza atomo). Si è aggiunta l’anno scorso molta più nuova capacità da fotovoltaico che da carbone e gas messi assieme. E queste due fonti fossili insieme fanno solo la metà della potenza eolica connessa alla rete lo scorso anno. Dal 2000 al 2014 nell’UE, su una nuova potenza totale installata di circa 913 GW, 378 GW è stata da energie rinnovabili, cioè quasi il 42% del totale”.