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Al via la legge sui cosmetici ecologici

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Fisserà i criteri per ottenere il marchio di eco-dermo-compatibilità che renderà facilmente smascherabili le ecobufale.

Al via la legge sui cosmetici ecologici

Il panorama dei cosmetici ecologici potrebbe a breve essere trasformato da una nuova legge. E’ infatti iniziato il processo per l’approvazione del marchio italiano istituzionale di qualità ecologica.
Il progetto di legge è stato presentato da Ermete Realacci, su suggerimento di Skineco – Associazione Internazionale di Ecodermatologia.  “In Italia e in Europa non esiste al momento una normativa che permetta di misurare cosa e quando finisce nell’ambiente, soprattutto fiumi e mari” spiega Pucci Romano, presidente di Skineco. “Il nostro paese sarebbe quindi il primo a dotarsi di una normativa che poi potrebbe essere presa come esempio da altri”.
La particolarità del marchio è quella di indicare i cosmetici che si potranno definire eco-dermocompatibili, analizzandone gli ingredienti in base all’impatto ambientale, soprattutto biodegradabilità e tossicità acquatica, ma anche in base al loro effetto sulla pelle. No quindi a ingredienti irritanti o allergenizzanti ma appunto dermocompatibili, ovvero rispettosi dell’equilibrio fisiologico della cute.
Sinceramente se ne sentiva il bisogno, perché fino a ora si è lasciato fin troppo spazio alle eco-bufale: troppi cosmetici si autodefiniscono naturali o ecologici senza poi avere una formulazione davvero sostenibile o delicata.
“La mistica del cosmetico naturale non ha molto senso” chiarisce Pucci Romano. “Una crema o uno shampoo è per forza il risultato di un processo che coinvolge la chimica e per essere sicuro sulla pelle deve contenere anche un sistema conservante. Non è detto peraltro che naturale sia sinonimo di benefico. Il petrolio per esempio è naturale, ma non è certo un ingrediente da scegliere per l’epidermide. È importante invece che i cosmetici si basino su una formulazione che preveda la coniugazione di uno o più principi attivi, di natura vegetale, ma anche di sintesi da chimica verde, amica del pianeta e della pelle”. Da questo punto di vista anche gli ingredienti biologici possono diventare solo dei componenti del cosmetico ecologico.
Non ci è dato sapere quanto tempo richiederà l’iter della legge, ma quando andrà in porto sarà sicuramente una rivoluzione. Al momento infatti la certificazione europea Ecolabel prende in considerazione solo i prodotti per la detergenza e li valuta quasi esclusivamente dal punto di vista dell’impatto ambientale; il resto è affidato a sistemi di certificazione volontaria, come Icea, Ecocert o Natrue, ognuno con il proprio protocollo.
Anche questa sarà una certificazione volontaria, ma basata su una legge dello Stato e riconosciuta da una commissione che fissi le diverse soglie di dermocompatibilità ed ecocompatibilità. 
Non sarà semplice e richiederà un giusto tempo per la realizzazione, ma sarà sicuramente appassionante.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Aprile 2015.

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