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I denti sono lo specchio della nostra salute

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Denti e salute dell’organismo: la correlazione è strettissima, come ha ormai ampiamente dimostrato la dentosofia, un approccio alla cura della bocca che è anche cura della salute complessiva dell’individuo.  Ce ne parla il professor Renzo Ovidi, che da anni cura i pazienti con questa disciplina.
Renzo Ovidi, dopo aver esercitato per anni la medicina e l’odontoiatria tradizionale, ha cambiato il proprio approccio medico grazie all’incontro con l’omeopatia e l’antroposofia. Sulla scia degli insegnamenti di Michel Montaud e Rodrigue Mathieu, si è avvicinato alla dentosofia e ormai da molti anni cura i pazienti esclusivamente con questa disciplina. È co-fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Dentosofia (AID) e docente al corso di perfezionamento in dentosofia presso l’Università di Roma Tor Vergata già dall’Anno Accademico 2011-2012. Inoltre, tiene vari corsi e seminari sempre inerenti la dentosofia, su tutto il territorio nazionale. Per Terra Nuova Edizioni ha scritto “Perché i figli della play station hanno i denti storti”.
Secondo la dentosofia, i denti parlano per noi. Dalla loro situazione si può comprendere la condizione di salute complessiva dell’individuo. E’ così? Perché? Quali sono le correlazioni esistenti tra denti, postura, salute?
«La dentosofia è uno sguardo ampio sull’odontoiatria; il cavo orale e le sue funzioni possono influenzare la posizione e i movimenti delle ossa craniche e delle vertebre cervicali, della colonna vertebrale, del bacino, fino all’appoggio plantare. Immaginate un bambino che non deglutisca bene e che respiri con la bocca, due disfunzioni molto frequenti se viene a mancare l’allattamento al seno. La posizione bassa della lingua influenzerà la postura mandibolare che farà avanzare le vertebre cervicali, il cranio e creerà le tipiche scapole alate. L’aria non verrà più filtrata dal naso, ma dovrà passare dalla bocca, spesso causando problemi a tonsille e adenoidi; inoltre l’aria mal filtrata e umidificata non permetterà ai polmoni di fornire il giusto apporto di ossigeno, creando nei casi più gravi, affaticamento cardiaco e  deficit di attenzione. La letteratura scientifica è ormai unanime nell’affermare che la salute orale è uno specchio della salute dell’intero organismo. Patologie come l’arteriosclerosi, il diabete, l’infarto del miocardio, la demenza e il cancro, solo per citarne alcune, hanno legami con le patologie della bocca».
I bambini oggi presentano più problemi di denti e di postura? Se sì, perché?
 «Sì e le cause principali sono due. La prima è un eccesso di virtualizzazione, la mancanza di contatto reale, fisico con la vita, che non permette alle potenzialità del bambino di accordarsi con la realtà quotidiana. Il secondo è l’alimentazione, cibi troppo lavorati danneggiano lo sviluppo della bocca; sono molto interessanti in proposito gli studi del Dott. Weston Price, che per decenni ha studiato gli effetti del cambio di alimentazione nei popoli in via di civilizzazione, riscontrando in quelli che avevano abbandonato l’alimentazione tradizionale l’insorgenza di carie, malattie parodontali e malocclusioni». 
Quali sono gli errori da evitare e i correttivi da mettere in atto per evitare, contenere o correggere del tutto i problemi di dentatura e postura? 
«In ordine cronologico viene il parto; un parto naturale permette una corretta stimolazione delle suture craniche e quindi un corretto sviluppo del cranio e della bocca. L’allattamento al seno consente al neonato di imparare a deglutire e respirare normalmente, queste funzioni saranno la guida neuromuscolare per lo sviluppo del cavo orale. Il latte materno ed il cibo meno raffinato possibile permetteranno ai tessuti di svilupparsi senza carenze. Lasciare liberi i bambini di gattonare, senza girelli o altri aiuti, permetterà un corretto sviluppo motorio e posturale, che influenzerà un corretto sviluppo del linguaggio e del pensiero. L’attività fisica, il gioco e I rapporti interpersonali non devono essere filtrati da troppa tecnologia. Infine, se qualcosa è andato storto in questa scaletta, è utile un odontoiatra che utilizzi le tecniche della dentosofia».
Quanto è diffusa in Italia la consapevolezza di questi legami così stretti? Gli operatori stanno aumentando? E la sensibilità della gente?
«Solo una decina di anni fa la dentosofia, le correlazioni tra occlusione e postura erano viste con sospetto, c’erano solo pochi professionisti, quasi tutti vicini all’ambiente antroposofico. Adesso anche grazie all’attivazione del corso di perfezionamento in dentosofia dell’università di Tor Vergata a Roma, il numero di odontoiatri che la pratica è aumentato. All’inizio c’erano poche conferme cliniche, dovevo spiegare lungamente cos’era la dentosofia e il paziente accettava sulla fiducia; oggi arrivano i parenti o gli amici di chi ha tratto giovamento dalle cure e chiedono esplicitamente di essere curati tramite la dentosofia».

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