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Casa di legno? Sì, grazie

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La richiesta per le case di legno anche nel nostro paese sta aumentando a ritmi sostenuti e chi l’ha scelta si dimostra soddisfatto. Rappresentano una soluzione costruttiva moderna e affidabile, che si pone in alternativa ai tradizionali sistemi in muratura.
A fare il punto dell’andamento del settore in Italia  il bioarchitetto Paolo Crivellaro, autore di “Guida alle case di legno” (Terra Nuova Edizioni). 
Qual è la situazione attuale in Italia riguardo le case di legno? Si stanno diffondendo sul territorio?
«Il settore delle costruzioni in legno a basso consumo energetico si sta muovendo in netta controtendenza rispetto all’edilizia tradizionale del mattone, affossata dalla crisi economica e solo parzialmente sostenuta dagli incentivi fiscali in tema di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Le cifre pubblicate dalle associazioni di categoria delle aziende del legno evidenziano un mercato in costante espansione, in particolare nel campo delle nuove costruzioni residenziali, che non può più essere definito “di nicchia”, come conferma la grande affluenza di pubblico a fiere ed eventi tematici su tutto il territorio. La maggior parte dei montaggi resta confinata nel nord Italia, ma va evidenziato il crescente interesse verso i sistemi costruttivi lignei nelle restanti regioni, che ha portato negli ultimi anni alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, soprattutto nell’area adriatica, in particolare nelle Marche e in Abruzzo. Come tecnico tendo a privilegiare i costruttori con comprovata esperienza, in quanto il legno è un materiale versatile, con moltissimi pregi (è isolato, leggero, resistente ed elastico), ma impone di essere conosciuto a fondo da chi lo impiega per evitare errori di progettazione ed esecutivi. Non ci si può improvvisare costruttori di case in legno e pertanto il basso prezzo non dovrebbe essere mai il principale requisito nella scelta dell’azienda da parte del committente. In ogni caso l’offerta attuale è davvero ampia e non è limitata ai “soliti” nomi nordeuropei, essendo presenti sul mercato moltissime aziende italiane di comprovata competenza che offrono soluzioni di qualità sia al livello grezzo avanzato che “chiavi in mano”».
Ritiene che la casa di legno sia un modo di abitare più salutare rispetto alla casa in muratura? Se sì, perché?
«Mi sono avvicinato alla bioarchitettura e alle costruzioni in bioedilizia da molti anni; il mio interesse non è confinato alle case in legno, pur avendo operato oramai una scelta professionale ben precisa, scegliendo di progettare e realizzare per i miei committenti esclusivamente edifici in legno a basso consumo energetico. La considero un’intuizione felice in un momento in cui pochi miei colleghi credevano alle costruzioni in legno, iniziata nel 2006 con i primi lavori e l’attività divulgativa, che prosegue tuttora attraverso il mio blog, i convegni ed il libro. Le case in legno hanno molti vantaggi rispetto all’edilizia del mattone, primo tra tutti la semplicità in quanto rispondono perfettamente alle moderne esigenze abitative in tema di risparmio energetico, isolamento acustico, benessere e comfort abitativo. L’assenza di materiali tossici e la qualità bioclimatica offerta dagli edifici in legno è difficilmente raggiungibile degli altri sistemi costruttivi, proprio per le caratteristiche di questo materiale, che va sempre abbinato a pannelli isolanti di notevole spessore». 
Chi decidesse di optare per una casa di legno quali ostacoli si troverebbe di fronte? Riguardo ai costi, come scegliere la migliore?
«In passato, sgomberando il campo da luoghi comuni e pregiudizi, ci si poteva imbattere in qualche ufficio tecnico poco collaborativo e nelle resistenze degli istituti di credito che tendevano a penalizzare l’erogazione di finanziamenti per le case in legno, per cui spesso i committenti dovevano peregrinare da una banca all’altra per riuscire ad ottenere un mutuo prima casa.
Attualmente l’evoluzione normativa in merito al contenimento dei consumi energetici degli edifici premia le costruzioni termicamente isolate che rispondono ai canoni della bioedilizia, offrendo incentivi economici e bonus edilizi, che si traducono in cospicui sconti sugli oneri e aumenti di cubatura.
Inoltre l’obbligo di certificazione termica esalta il valore di mercato delle case in legno, che si collocano sempre nelle classi energetiche più elevate, come dimostrano gli attestati prestazionali ottenuti dalle mie ultime realizzazioni, tutti in classe A+.
I costi medi si sono attestati intorno a valori molto competitivi rispetto alle moderne costruzioni in laterizio, in quanto queste ultime scontano pesantemente l’impatto degli attuali limiti normativi in tema di limitazione dei costi energetici degli edifici, molto restrittivi rispetto al passato e difficili di raggiungere senza un adeguato controllo delle dispersioni termiche, che impone la realizzazione di involucri opachi (tetto e pareti esterne) di elevato spessore, l’installazione di infissi e vetrate ad alto rendimento e l’eliminazione di tutti i ponti termici, soprattutto in presenza di strutture in acciaio o cemento armato.
 Chi volesse costruire una casa in legno ha solo l’imbarazzo della scelta, potendo scegliere sistemi costruttivi consolidati basati sull’impiego di pannelli massicci (come quelli in xlam) o pareti a telaio prefabbricate, rivolgendosi sia alle grandi ditte costruttrici nordeuropee (quasi tutte presenti nel nostro paese) che alle molte aziende italiane, sempre più valide, flessibili e competitive».

CHI E’ PAOLO CRIVELLARO
Paolo Crivellaro, bioarchitetto laureatosi all’Università IUAV di Venezia nel 1992, è specializzato nella progettazione di case prefabbricate in legno a basso consumo di energia. Collabora da anni con alcune importanti aziende del settore italiane ed estere. Dal 2008 anima un blog dove discute di progettazione, costruzione e manutenzione degli edifici in legno. 
Clicca sulla copertina per saperne di più sul libro

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