Torna l’allarme Wi-fi: rischio reale od allarmismo?
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Recentemente si sono sollevate due nuove voci sulla questione del wi-fi, e della sua nocività o assoluta sicurezza. Da una parte c’è il direttore del reparto di Epidemiologia dell’Istituto Mario Negri di Milano, Carlo La Vecchia che parte da osservazioni basate sul buon senso più che su dei dati veramente scientifici, osservando che il mondo dell’uomo è immerso nelle onde radio da moltissimi anni, senza che a ciò sia imputabile uno sviluppo anomalo dei tumori, che invece si concentra in quelle zone dove sono predominanti altri fattori.
Quindi non ci sarebbero rischi legati all’uso delle onde wi-fi, che viaggiano su frequenze meno potenti, ad esempio, rispetto a quelle dei telefoni cordless, sempre più usati a scapito del classico telefono fisso (leggi http://miglioriofferteadsl.com/tipo/telefono-fisso.html), o degli smartphone, ed addirittura della semplice Tv.
Questo aspetto quindi produrrebbe degli effetti simili in strutture molecolari più giovani (bambini e ragazzi), dove il processo di ricambio cellulare è animato da molta più attività, con in più l’aggravante del massiccio uso che soprattutto i teen-agers fanno dei dispositivi dotati di wi-fi.
La sensazione però è che, ancora una volta, l’industria si muoverà molto più rapidamente rispetto al tempo lasciato a disposizione per poter effettuare tutte le osservazioni necessarie per poter arrivare a una conclusione univoca, per cui non rimane che comportarsi secondo il proprio buon senso, usando solo router wi-fi omologati per l’Italia, ed evitare di posizionarlo in zone particolarmente vissute, o già di per sé sature di altre apparecchiature che sfruttano le onde elettromagnetiche.