Quanto costa riscaldare le case degli Italiani?
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Se quasi tutte le abitazioni sono dotate di impianto di riscaldamento degli ambienti e dell’acqua, solo 3 famiglie su 10 posseggono sistemi per il raffrescamento. Sono ampie le differenze territoriali nella diffusione di apparecchiature per il condizionamento: ne risultano dotate solo l’1,5% delle famiglie residenti in Valle d’Aosta e quasi il 50% di quelle che risiedono in Sardegna, dove non c’è una diffusione del metano.
Il tipo di impianto più diffuso in Italia è l’autonomo, sia per riscaldare gli ambienti (lo utilizzano 66 famiglie su 100), sia per l’acqua calda (74). Gli apparecchi singoli vengono utilizzati più frequentemente nel Mezzogiorno, i centralizzati nel Nord.
Oltre il 70% delle famiglie utilizza il metano come principale fonte energetica di alimentazione degli impianti di riscaldamento dell’abitazione e dell’acqua.
Gli impianti di riscaldamento dell’abitazione restano accesi tutti i giorni durante la stagione invernale per l’87% delle famiglie, con sensibili differenze territoriali (98% a Bolzano e 62% in Sicilia).
L’impianto di riscaldamento viene utilizzato, in media, per circa 8 ore al giorno, più nel pomeriggio (quasi 4 ore e mezzo) che non nelle fasce mattutine (2 ore e mezzo circa) o notturne (circa un’ora).
Le famiglie residenti al Nord accendono in media due ore in più rispetto a quelle del Centro e tre ore e mezzo in più rispetto a quelle del Mezzogiorno.