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Critical Mass per salvare il centro di Montevarchi

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Vi segnaliamo la prossima critical mass a Montevarchi, ovvero un’azione collettiva autogestita per sensibilizzare sui temi della mobilità sostenibile. Stavolta il tentativo è di salvare il centro di Montevarchi.
Vi segnaliamo la prossima critical mass a Montevarchi, ovvero un’azione collettiva autogestita per sensibilizzare sui temi della mobilità sostenibile: la critical mass si svolge semplicemente radunando il più alto numero possibile di persone in bicicletta e occupando fisicamente la strada con un bel giro improvvisato per le strade della città tutti insieme.
A questo giro la critical mass sostiene l’appello “Salva l’uovo” che si sta formando in questi giorni su iniziativa di un gruppo di cittadini e residenti del centro storico di Montevarchi in coincidenza alla riapertura al traffico di via Cennano.
Cos’è l’uovo? L’uovo è il centro storico di Montevarchi per il quale richiediamo attenzioni particolari.
Il ritrovo per la critical mass di Salva l’uovo è stabilito per venerdì 5 dicembre alle 18 in piazza Varchi MUNITI DI BICICLETTA (se possibile con illuminazione funzionante). Faremo un giro -deciso sul momento- del centro storico e chiuderemo su via Cennano, che probabilmente per quel giorno sarà già riaperta alle macchine.
In queste ore stiamo organizzando anche una festa autogestita per strada.
A questo link trovate l’evento su Facebook dove potrete rimanere aggiornati.
A seguire potete leggere il comunicato di Salva l’uovo! per capirne meglio le motivazioni e le proposte.
Vi aspettiamo!
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SALVA L’UOVO
Il centro di Montevarchi ha un impianto urbanistico unico, è un ovale, una rappresentazione fisica di una forma perfetta.
Questa estate una delle sue vie, una delle più strette, è tornata a essere quello che ha rappresentato per anni, una comunità viva.
La chiusura al traffico di via Cennano e la sua ripavimentazione tutta liscia, in sanpietrini e pietre, senza più marciapiedi né dossi, ha fatto sì che noi, gli abitanti, i cittadini, le persone, ci riappropriassimo in maniera del tutto naturale dello spazio, semplicemente uscendoci. Abbiamo scoperto che se spariscono le macchine, soprattutto in una via stretta come quella, le persone camminano e passano in bicicletta, che escono fuori i bambini e giocano, che le mamme stanno a sedere sulla soglia di casa e li guardano, e noi che abbiamo visto tutto questo abbiamo respirato non più i gas di scarico ma un’aria di civiltà vera, antica e allo stesso tempo un modello prezioso per i tempi futuri. Un modello di società che è di nuovo possibile, in cui l’esempio viene da bambini di origini diverse e età diverse che giocano insieme.
La decisione che sappiamo sta prendendo in queste ore – che probabilmente ha già preso – la giunta comunale di Montevarchi purtroppo distrugge tutto questo patrimonio: riaprire in maniera acritica e senza nessuna limitazione via Cennano al traffico delle auto è una decisione assurda e fuori dal tempo. Lo è sul piano sociale perché distrugge il tessuto che si era iniziato a creare spontaneamente, e lo è sul piano pratico perché aver ripavimentato la strada in quel modo, con un progetto che ne prevedeva la pedonalizzazione, con la riapertura alle auto moltiplica la pericolosità all’ennesima potenza: non ci sono più marciapiedi, non ci sono più dossi dissuasori, sarebbe una decisione semplicemente sciagurata.
Per questo noi, come cittadini, lanciamo l’appello SALVA L’UOVO!
Esci dal guscio della tua auto e salva l’uovo di Montevarchi, l’uovo urbanistico della città murata e l’uovo ideale, da cui nasce la nuova comunità. Salvalo appoggiando la nostra richiesta di non riaprire acriticamente al traffico via Cennano e distruggerla nuovamente.
Per chiederlo abbiamo in programma SALVA L’UOVO il prossimo 5 dicembre nelle vie del centro storico di Montevarchi, di cui presto presenteremo i dettagli.
In più, ci facciamo portavoce di un documento redatto nei mesi scorsi da altri cittadini e rimasto inascoltato, nel quale ci riconosciamo e che riportiamo qui di seguito:
Premesso che la situazione del traffico nel centro storico cittadino aveva raggiunto, prima dell’inizio dei lavori del PIUSS, livelli di guardia tali da compromettere, almeno in alcune zone, le aspettative di sicurezza dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli della popolazione;
considerato che nel progetto comunemente conosciuto come PIUSS era anche prevista l’istituzione di zone pedonali e una forte limitazione del traffico veicolare in quelle strade che, anche per conformazione storico-urbanistica, non hanno la possibilità di conciliare elevati flussi di veicoli a motore con la sicurezza degli altri utenti della strada, senza un percettibile abbassamento della qualità della vita;
considerato anche che i posti auto, già insufficienti a coprire le esigenze dei residenti prima dell’inizio dei lavori, dovrebbero subire una riduzione almeno nelle strade dell’ovale storico cittadino;
gli scriventi chiedono al Sindaco:
• di prendere quei provvedimenti, già previsti nell’ordinanza collegata all’attuazione dei lavori del PIUSS, tesi a ridurre il traffico nella zona storica della città, in particolare impedendo, a chi viene dal Pestello, la svolta verso via Cennano e via Roma, permettendone l’accesso ai residenti, all’attività di carico-scarico, ai proprietari di garage e mantenendo via Roma aperta al traffico dalle 6 alle 10;
• l’adozione di provvedimenti, sia nelle zone a traffico limitato che nelle strade circostanti il centro cittadino, tesi a limitare stili di guida che possano arrecare un potenziale pericolo ai pedoni, con particolare riferimento ai limiti di velocità (zona 30);
•attivazione delle aree di sosta nei pressi del centro storico previste dal regolamento urbanistico che siano ragionevolmente fruibili dai residenti e dai frequentatori del centro che più risentono della carenza dei parcheggi;
• l’individuazione di valide alternative per incentivare l’affluenza al centro storico; ad esempio suggeriamo l’istituzione di parcheggi con 20’ di sosta gratuita per brevi commissioni in centro e/o forme di incentivazione come il tagliando che dà diritto a un caffè gratuito ecc…; di prevedere un serio studio al fine di accertare se siano rispettati i parametri di alternanza tra parcheggi a pagamento e posti auto a libera fruizione nella zona centrale della città;
• di prevedere l’installazione di rastrelliere per biciclette e di completare la rete delle piste ciclabili cittadine

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