E’ stato presentato il progetto
GIOCONDA (i GIOvani CONtano nelle Decisioni su Ambiente e salute) finanziato dalla Commissione Ambiente dell’Unione Europea, che mira alla diffusione dell’informazione ambientale e, nel caso specifico, nasce dall’esigenza di coinvolgere i cittadini più giovani nelle decisioni in materia di ambiente e salute, con il fine ultimo di offrire anche uno strumento di governance per i decisori politici.
GIOCONDA vuole dare voce ai più giovani in tema di ambiente e salute, un tema che permea la vita quotidiana, esplorando da un lato la percezione dei rischi da parte dei più giovani (dai 10 ai 17 anni), la loro disponibilità ad impegnarsi sui problemi delle città in cui vivono e dall’altro conducendo un monitoraggio ambientale sulla qualità dell’aria e il rumore.
Quattro sono le aree selezionate: Ravenna, Napoli, Taranto e il Valdarno Inferiore (Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d’Arno, San Miniato e Santa Croce sull’Arno), che rappresentano realtà socio-economiche e ambientali molto diverse fra loro.
Il coordinamento del progetto è in capo all’Unità di ricerca di Epidemiologia ambientale dell’
Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, che collaborerà attivamente con
Arpa Emilia-Romagna (che coordina i monitoraggi ambientali),
Società della Salute Valdarno Inferiore,
Comune di Ravenna,
Università Suor Orsola Benincasa Napoli e
Arpa Puglia«C’era necessità di “misurare” non solo l’ambiente, ma anche le persone e di comunicare ai giovani come, dove e perché il monitoraggio avviene – hanno spiegato i promotori – in modo tale che i dati non siano vissuti come calati dall’alto. Il progetto è iniziato i primi di giugno e si protrarrà fino a fine 2016, e per il primo anno si svolgerà nelle scuole medie e superiori».
«Durante i primi tre mesi di avvio, si è cercato di fare il punto su ambiente e salute nelle quattro aree scelte intervistando esperti ambientali e amministratori locali (sindaci, assessori), chiedendo loro su quali decisioni riguardanti la città avrebbero voluto intervistare i ragazzi per coinvolgerli direttamente perché si spesso si parla della salute dei giovani, ma raramente essi sono i veri i protagonisti di ciò che più li riguarda. È stata quindi fatta un’ampia esplorazione preventiva durante la quale tutti gli intervistati si sono detti d’accordo sull’importanza di ascoltare i giovani per giungere a prendere iniziative più consapevoli».
«Il progetto GIOCONDA desidera, appunto, restituire ai ragazzi la parola su quello che viene deciso adesso e che potranno decidere loro in futuro, perché, come ha ricordato Liliana Cori, i giovani di oggi saranno i decisori di domani. Inoltre, è importante sapere cosa pensano perché spesso la loro percezione del rischio è lo specchio di ciò che la società (amici, famiglia, mass media, ecc.) trasmette loro; è necessario quindi condurli verso una maggiore consapevolezza affinché capiscano come vengono effettuati i controlli ambientali e che confrontino ciò che sapevano/non sapevano con i risultati effettivi per poter dare indicazioni, basate su dati di fatto, a coloro che devono decidere».
«Le città sono state scelte volutamente, per il primo anno di lavoro, con dimensioni e scenari socio-economici diversi in modo da rispecchiare la varietà italiana e in maniera tale che potessero offrire un modello di presa di decisioni per il futuro da riproporre in Italia e all’estero.
In ciascuna area partecipano 160 studenti provenienti da una scuola media e da una superiore dove si svolgeranno incontri e lavori di gruppo su ambiente e salute e saranno raccolte le loro proposte e percezioni attraverso un questionario che sarà somministrato anche ai genitori, e le cui domande i decisori hanno contribuito a formulare».
«In contemporanea, i tecnici ambientali effettueranno il monitoraggio della qualità dell’aria e del rumore dentro e fuori la scuole. A fine anno sarà messo insieme tutto il materiale raccolto e saranno elaborate le raccomandazioni, le proposte, i consigli delle scuole che verranno infine portati ai decisori per capire come muoversi per risolvere una serie di problemi nella propria area».
«Parallelamente sarà sviluppata una piattaforma Web interattiva che nel corso dell’anno successivo potrà essere usata da tutte quelle scuole che vorranno partecipare a GIOCONDA per il calcolo della percezioni del rischio, per la raccolta dei dati ambientali, per l’inserimento di domande da parte degli amministratori, per poi giungere a prendere decisioni condivise. L’ambizione del progetto, come spiegato da Liliana Cori, è quella di diffondere l’uso della piattaforma presso le amministrazioni locali, contribuendo a così a coinvolgere i giovani come protagonisti di un’azione continuativa di democrazia partecipativa; non solo: verso fine 2016 tutti i materiali saranno tradotti in inglese e GIOCONDA sarà proposta ad altri paesi europei perché, in quanto progetto LIFE, la sua prerogativa è quella di poter essere replicato in altri contesti».