Michelangelo e le luci al led
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Dal 1980 i Musei Vaticani, temendo il deterioramento degli affreschi, hanno scelto di non aprire le finestre della Cappella Sistina, da quel momento gli affreschi sono stati illuminati da lampade a bassa intensità, non particolarmente efficaci.
Il nuovo progetto di illuminazione, finanziato dal programma di ricerca europeo ‘Led4art’ è stato realizzato da Osram, azienda specializzata produzione di prodotti per l’illuminazione.
Questa realizzazione garantisce un livello d’illuminazione omogeneo e di elevata qualità, con una luce LED adatta alle singole opere ed estremamente efficiente, senza abbagliamento sui visitatori, e assicura contemporaneamente un risparmio energetico del 60%.
La luminosità è completamente regolabile, l’immensa varietà di colori delle opere di Michelangelo risalta in tutto il suo splendore agli occhi dei visitatori. Allo stesso tempo, gli affreschi rimangono protetti, in quanto la luce LED è priva di emissioni dannose.
I tecnici hanno sviluppato un sistema di illuminazione LED che aumenta da cinque a dieci volte l’intensità luminosa, fa splendere i colori in modo realistico e illumina con grande uniformità zone degli affreschi che prima erano difficilmente visibili.
La scelta delle tonalità dei Led e quindi lo spettro dei colori sarebbe stato perfettamente adattato ai pigmenti dei dipinti degli affreschi di Michelangelo e degli artisti della seconda metà del ‘400. Gli apparecchi sono nascosti alla vista per assicurare un effetto naturale della luce, il fascio luminoso sembrerà provenire direttamente dalle finestre. Le polemiche sulla qualità della luce a led, negli ambienti più ricercati della bioedilizia, finora hanno riguardato la salute, per la persistenza di luce blu, che potrebbe rendere un po’ troppo agitati. I santi e gli eroi dipinti da Michelangelo per adesso sembrano molto tranquilli…