Visitare ecovillaggi e cohousing
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Si, generalmente tutte le realtà sono aperte ad ospitare curiosi o persone interessate a trascorrere presso di loro un periodo di conoscenza che generalmente va da un giorno a un mese. Ma non per tutti è così e non in qualsiasi momento dell’anno.
Ecovillaggi e cohousing, come appena detto, sono luoghi aperti ma non pubblici. Questo significa che visitare la comunità si scende in una dimensione intima di chi accoglie, che lo fa nella propria casa, nel proprio nido, mettendo a nudo il proprio essere. Nel rispetto verso questa apertura e disponibilità della comunità, messa al servizio della diffusione di pratiche di sostenibilità e una cultura ecologica, chi desidera andare in un ecovillaggio o cohousing è tenuto sempre a concordare preventivamente (telefono – email) un appuntamento con la comunità, che fornirà tutte le informazioni per visitare la propria realtà.
Ho chiamato ma mi hanno detto più volte che non potevano ospitarmi….
I motivi per cui una comunità non è disponibile ad accogliere visite dagli esterni, è probabilmente dovuto a:
– mancanza di un responsabile che accolga gli ospiti: in ogni comunità ci sono le proprie regole, usi, mansioni, orari, riunioni, impegni, lavoro. E’ importante che una persona della comunità vi accolga e vi spieghi come funziona la vita nell’ecovillaggio che ha delle sostanziali differenze dalla vita familiare tradizionale; in questo modo il visitatore può cogliere il “carattere” della comunità ospitante e viene favorito un suo inserimento armonico nella vita quotidiana della comunità. Se per vari motivi nessuno è disponibile, vi chiederanno di rimandare la visita.
– mancanza di spazio: non tutte le comunità si dedicano all’accoglienza, per questo il periodo delle visite è limitato ai mesi in cui il pernottamento in tenda è facilmente praticabile.
– abbondanza di visite esterne. Molte comunità si danno un limite di ospiti (che comprendono sconosciuti, amici, parenti, soci,…) durante tutto l’anno per consentire una convivenza e uno scambio umano qualitativamente migliore.
Come posso essere ospitato?
Ogni realtà ospita secondo gli accordi che i membri hanno formulato insieme. Ogni comunità ha la sua modalità di accoglienza, per questo è estremamente consigliabile consultare la lista sul sito www.mappaecovillaggi.it o www.ecovillaggi.it per scegliere la realtà che più interessa e contattarla direttamente attraverso e-mail o telefonicamente.
In generale ogni visitatore è invitato a sostenersi economicamente in modo autonomo nel periodo di permanenza nella comunità, sopratutto se chi ospita è un nuovi progetti che non ha ancora una propria economia forte da riuscire a mantenere una o più persone che mangiano, necessitano di riscaldamento, di pulizia, magari di essere accompagnati ai mezzi pubblici, usano internet e sottraggono dal lavoro uno o più membri che seguono l’ospite per orientarlo nel luogo e nell’introdurlo nella dimensione culturale della comunità.
L’ecovillaggio o il cohousing non sono villaggi turistici dipinti di verde, non sono alberghi o residence estivi; essere ospite non è da intendersi come cliente di un agriturismo o di un B&B: siete ospiti a casa di persone normali, uguali a voi, con le stesse dinamiche economiche, difficoltà, impegni. Certo, alcuni hanno fatto dell’ecoturismo una fonte di sostenibiltià economica del progetto e le strutture seguono le relative norme e costi; invece in molti casi il tipo di ospitalità è informale e familiare, chi visita è invitato a prendersi in carico la propria sussistenza e svolgere mansioni di casa quotidiane o straordinarie con i residenti, sperimentando concretamente la vita di comunità.
Ci sono comunità e visitatori iscritti al circuito WWOOFER, per cui avviene uno scambio tra l’ospitante e l’ospitato e in questo caso si seguono gli accordi dell’associazione Wwoof Italia.
E se volessi visitare solo per un giorno?
Molti ecovillaggi hanno una giornata aperta con cadenza regolare: chi una volta al mese, chi ogni due, ecc… Per sapere quando è la prossima giornata aperta, iscriviti alla newsletter degli ecovillaggi o visita il sito web della realtà che più ti attrae.
E dove trovo tutte le informazioni sulle realtà italiane o all’estero?
In formato cartaceo, indichiamo due libri dedicati a questo:
in italiano, “Ecovillaggi e cohousing. Dove sono chi li anima, come farne parte o fondarne di nuovi” di Francesca Guidotti, Terra Nuova Edizioni, 2013;
in inglese, “Eurotopia. Living in Community”, una raccolta di informazioni sui principali ecovillaggi europei ad opera degli abitanti di Sieben Linden, un ecovillaggio storico tedesco. Il libro costa 20 euro ed è possibile richiederlo alla segreteria dell’associazione Rete italiana villaggi ecologici – RIVE: segreteria@ecovillaggi.it
Per ricercare un ecovillaggio o un progetto tramite internet, vi spieghiamo passo passo come farlo attraverso il sito di Terra Nuova edizioni, www.terranuova.it o www.mappaecovillaggi.it o il sito della Rete italiana villaggi ecologici RIVE www.ecovillaggi.it
Se conosci il nome dell’ecovillaggio o progetto che interessa, digitare il nome della comunità nel riquadro di ricerca sulla home page di Terra Nuova, in alto a destra, dove si trova l’icona con la lente di ingrandimento.
Se vuoi effettuare una ricerca in generale, vai su Mappa Ecovillaggi, dove puoi trovare anche una lista di cohousing in Italia e all’estero. l menù è composto da:
2) provincia
3) categoria
4) tipologia
In particolare: alla voce CATEGORIA puoi trovare un raggruppamento per: ecovillaggi, cohousing, progetti.
Per facilitare ulteriormente la ricerca, ecco la lista aggiornata all’ottobre 2018, di ecovillaggi, cohousing e progetti presenti sul sito.
Arcobaleno per l’Acquacheta – Arezzo
Campanara – Firenze
Casa del cuculo – Forlì
Cascina Gervasoni – Bergamo
Casa Lonjer – Treviso
Case bacò – Treviso
Ceciliano 9/A – Arezzo
Corricelli – Prato
Corte del vento – Vicenza
Ciricea – Pistoia
Ecovilalggio Solare – Gubbio
Eco Varchi – Verbania
Federazione di comunità di Damanhur – Torino
Gaia Terra – Udine
Giardino della Gioia – Foggia
Granara – Parma
Habitat – Firenze
Il popolo degli Elfi – Pistoia
La Città della Luce – Ancona
La casa rotta – Cuneo
La Comune di Bagnaia – Siena
La Magione – Macerata
La Torre di mezzo – Prato
Lumen – Piacenza
La Nuova Terra – Udine
Paese liberato – Massa Carrara
Rays – Grosseto
Roccagloriosa – Cilento
Roncadella – Parma
Torri Superiore – Ventimiglia
Tempo di Vivere – Piacenza
Upacchi – Arezzo
Utopiaggia – Terni
Villaggio Verde comunità Acquariana – Novara
Villaggio Arcadia – Rimini
Yurt Paradise – Forlì
Ecovillaggi nel mondo
Crystal Waters – Australia
Findhorn foundation community – Scozia
Svanholm – Danimarca
Auroville – India
Monte Chiesso – Svizzera
Tunduqueral Green Village – Argentina
Dyssekilde – Danimarca
Zegg – Germania
Los Portales – Spagna
Arterra – Spagna
Lakabe – Spagna
Il Fragolone – Bologna
Il cortile – Lodi
La Casa degli alberi – Pisa
La corte dei folli – Bologna
Le Capannine – Firenze
Le Torri – Firenze
Numero Zero – Torino
Rio Selva – Treviso
San Giorgio – Ferrara
Stellaria – Padova
Sterpettine – Pesaro Urbino
Orosia – Torino
Buona navigazione!