Più antiossidanti e meno sostanze nocive. Ecco perché il cibo biologico è più sano. Un nuovo studio internazionale rileva la superiorità degli alimenti organici…
Non è certo una novità, quanto piuttosto una conferma. Un team internazionale di ricercatori, guidato dalla Newcastle University, ha esaminato 343 studi già pubblicati scoprendo che la qualità dei cibi provenienti da agricoltura biologica è mediamente più alta rispetto a quella dei cibi coltivati in modo tradizionale.
Secondo Charles Benbrook, uno degli autori dello studio e professore di ricerca presso la Washington State University, “l’analisi ha identificato tre vantaggi significativi negli alimenti organici: molti meno residui di pesticidi, circa il 50 per cento in meno di cadmio – un metallo pesante tossico – e livelli dal 20 al 40 per cento più elevati di polifenoli antiossidanti. In termini di frequenza dei residui di pesticidi, questi sono circa 4 – 5 volte più comuni negli alimenti convenzionali”.
Gli esperti spiegano che la quantità di azoto disponibile per le piante coltivate in modo convenzionale, e la forma in cui viene fornito, svolge un ruolo importante nel guidare il livello degli antiossidanti e dei nutrienti verso l’alto o verso il basso. In generale, maggiore è il livello di azoto somministrato, maggiore è il rischio di diluizione degli antiossidanti nei vegetali. Si può dunque concludere che in base a come gli agricoltori nutrono i campi è possibile determinare il profilo nutrizionale del cibo che verrà raccolto.
Secondo Benbrook, inoltre, “gli alimenti bio producono antiossidanti in risposta allo stress, ad esempio in risposta a quello provocato dai parassiti”. L’agricoltura biologica, non facendo uso di sostanze chimiche, lascerebbe quindi libere le piante di sintetizzare gli antiossidanti per proteggersi.