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Perchè autocostruire un forno in terra cruda

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A pochi giorni dall’uscita del manuale pratico con foto a colori “Forni in terra cruda”, l’autore ci dice perchè dovremmo decidere di autocostruirne uno.

Perchè autocostruire un forno in terra cruda

Testo tratto dall’introduzione del libro ” Forni in terra cruda“:

Costruire un forno in terra cruda può essere una bella esperienza, una gran fatica, un motivo per lavorare insieme e per fare festa, un’occasione di apprendimento e per qualcuno una piccola rivoluzione del modo di vedere la natura che ci circonda.
Tutti i forni presentati nel libro sono stati costruiti da gruppi di 8-13 persone in due o tre giorni. Un forno può essere realizzato interamente con mattoni refrattari o prefabbricati a base di cemento fuso. Perchè allora costruirlo con la “terra del giardino”?
La terra è ecologica. Se non è inquinata, è il materiale più biocompatibile per gli esseri umani; è atossico e si lavora volentieri a mani nude a differenza di molti materiali edili industriali che spesso contengono scarti di lavorazioni e ceneri di inceneritori. Se il forno arriverà a fine vita, la terra degli strati più esterni si potrà riciclare in altre costruzioni o mettere nell’orto. La parte cotta potrà essere riutilizzata come fondo di un sentiero.
La terra è gratuita, e se si recuperano anche gli altri materiali necessari (pietre per la base, mattoni vecchi per il piano del forno ecc) sono sufficienti € 15-20 di sabbia fine per costruire un vero forno. In ogni caso la spesa di solito non supera i € 100.
La terra è un materiale locale e non necessita di grandi trasporti. Di solito, quando si inizia a chiedere e a cercare, si trova della terra argillosa vicino casa, il più delle volte entro un raggio di 10 km. Altri materiali da costruzione fanno centinaia, a volte migliaia di chilometri su camion, e poi vengono stoccati dentro magazzini di cemento.
La terra è duratura. Se ben protette dall’acqua, le opere in terra cruda possono durare a lungo. Ci sono case in terra cruda che hanno duemila anni. In Italia, nelle Marche, in Sardegna, in Abruzzo è facile incontrare case pluricentenarie. Anche per i forni il rapporto fatica-durata è buono: 2 o 3 giorni di lavoro collettivo per forni che possono durare fino a 50-100 anni.
La terra cruda perdona. Se si sbaglia qualcosa in fase di costruzione o si desidera modificare l’aspetto esterno del forno una volta finito, si può fare. A differenza di colle, calce e cemento, la terra cruda ha una “presa meccanica” e non chimica; basta aggiungere acqua e la terra cruda torna subito morbida e lavorabile. Se il forno si sbecca o annerisce è sufficiente bagnare e ripassare la finitura… magari cambiando anche forma o colore.
La terra può essere divertente! L’argilla, a differenza del cemento, non contiene sostanze tossiche, non è corrosiva ed è facile e piacevole da maneggiare. Si può costruire un fonro senza l’uso di macchinari, quindi tutti possono partecipare, bambini compresi. Costruire un forno può diventare un’occasione di apprendimento e di festa, un momento semplice e creativo, si possono coinvolgere curiosi e amici, si può impastare con le mani e con i piedi nudi… A volte l’impasto viene meglio ballando!

Forni in terra cruda è in vendita in offerta con sconti dal 10% al 15% su www.terranuovalibri.it, lo shop online di Terra Nuova Edizioni.

Leggi online in anteprima alcune pagine del libro qui:

 

L’autore: Andrea Magnolini
Nato a Brescia, vive in campagna in provincia di Bologna. Educatore atipico, si occupa di ricerca e divulgazione dei saperi tradizionali e artigianali. Tiene corsi di formazione alla manualità e alla (ri)scoperta della natura per adulti, bambini e insegnanti. Oltre alla cesteria e alla costruzione di forni in terra cruda, fra le sue passioni annovera la creazione di giardini e spazi naturali per i bambini, la lavorazione del legno, gli intonaci in terra cruda e calce naturale, e le stufe in muratura.
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A. Magnolini

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