Oroscopo Vegetale: Toro
Quando il sole entra nella costellazione del Toro, il manto vegetale si fa più verde. Le piante, emerse alla luce grazie alla spinta verticale dell’Ariete, ora si sviluppano orizzontalmente, arricchiscono lo stelo di rami e foglie, creano la loro forma a partire dalla forma archetipica: la croce. Si accrescono seguendo i dettami di Venere, il pianeta e la dea che governa questo segno. Si vestono dei suoi colori e ne assumono quella forma armonica che dona bellezza a qualsiasi paesaggio; che ci invita a sdraiarci al sole di maggio o sotto le fronde di un albero in un bel prato.
Il Toro è soft, calmo, tranquillo, è un toro-vacca, un segno femminile. Crea la massa imponente del suo corpo, ruminando lentamente l’erba del prato. Questo è il tema del Toro: un corpo armonioso, bello, in equilibrio in tutte le sue funzioni, a cominciare dal metabolismo e dal ricambio, accompagnati da una serenità di spirito che permette di apprezzare e di amare quanto ci circonda. Che consente di percepire con tutti i sensi quanto nutre senza appesantire, senza accumulare inutili e dannosi depositi nel corpo che ne ostacolino l’energia.
Una pianta che incarna molte di queste virtù, nutriente e depurativa a un tempo, è il Crescione. Allo stato selvatico predilige prati irrigui e l’acqua pura dei ruscelli, ma ne esiste anche una specie ortiva. È una pianta erbacea, di piccole dimensioni, con foglie ovali e piccoli fiori bianchi a grappolo.
I nutrienti di cui è particolarmente ricca sono sali minerali, oligoelementi e vitamine: calcio, ferro, rame, cloro, fosforo, fluoro, zolfo, manganese, silicio, iodio, zinco, vitamine A, C, D, E, PP. L’insieme dei suoi costituenti fa del Crescione una pianta che consumata fresca in insalata o in succo (da 60 a 120 g di succo al dì), o anche in tintura madre (40 gocce in un po’ d’acqua 3 volte al dì), può aiutarci in caso di: inappetenza, digestione lenta, insufficienza biliare, costipazione; insufficienze ormonali del pancreas, dell’ipofisi e della tiroide; carenza di calcio, iperglicemia, anemia; debilitazione fisica e mentale, depressione; tossicosi, dermatosi, congestioni linfatiche, litiasi e ritenzioni urinarie; bronchiti croniche.
Una masticazione lenta e prolungata fa bene ai nativi del Toro come a quelli di qualsiasi segno, favorisce la digestione e l’assimilazione; ma se questa «ruminazione» si trasferisce sul piano mentale, se afflitti da qualche preoccupazione rimuginiamo continuamente gli stessi pensieri che nostro
malgrado si ripresentano con andamento circolare e ci impongono una sorta di tortura mentale, possiamo liberarcene ricorrendo ai fiori dell’Ippocastano bianco.
Si tratta di un grande albero che fiorisce in questo mese. I fiori, altrettanto imponenti, sono eretti sui rami in forma di pannocchie piramidali bianche. Sembrano dei candelabri piuttosto barocchi e ridondanti, un po’ come i pensieri di cui si diceva.
Il dottor Bach ne ha tratto il rimedio per questo tipo di disturbo e consiglia di assumere sotto la lingua 4 gocce di White Chestnut (è questo il nome del nostro albero secondo la nomenclatura inglese dei suoi rimedi) per almeno 4 volte al dì.