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L’agricoltura così non va…Firma la nostra petizione!

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Nell’accordo tra Ministero e Regioni sembra prevalere solo il mantenimento di privilegi acquisiti, manca una visione sul biologico e la biodiversitài. Firma anche tu la nostra petizione a sostegno dell’agricoltura contadina. Tuteliamo il nostro territorio!

L’agricoltura così non va…Firma la nostra petizione!

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Firma la petizione SOSTENIAMO L’AGRICOLTURA CONTADINA che abbiamo promosso insieme alla Campagna popolare per l’agricoltura contadina e al Comitato Italiano per l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare. Cambiamo il futuro di questo paese. Firma qui…

Se vuoi raccogliere firme tra amici, conoscenti e colleghi SCARICA L’ALLEGATO CON IL MODULO CARTACEO e tutte le indicazioni per inviarlo via posta o email una volta compilato. Lo trovi al termine della news.

Sosteniamo l’agricoltura contadina

L’Agricoltura Italiana è in difficoltà, e se crolla il settore primario, ne risentono direttamente l’ambiente e l’economia. Aiab lamenta una visione di futuro dell’agricoltura italiana, con la nascita di un quadro strategico orientato solo alla difesa di interessi consolidati legati ai sussidi europei. L’agricoltura italiana, rischia così di perdere il treno della competitività e della sostenibilità. Sono molto critiche le Associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica (AIAB, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, FAI, Federbio – Upbio, FIRAB, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Slow Food, Touring Club Italiano, Pro Natura, Società Italiana Ecologia del Paesaggio, WWF) sull’accordo raggiunto tra Ministero e Regioni sull’applicazione della nuova Pac 2014 – 2020.
Nell’accordo tra Ministero e Regioni sembra prevalere solo il mantenimento di privilegi acquisiti, lasciando poche speranze a chi si attendeva con la riforma una svolta nella gestione dell’agricoltura europea ed italiana” ha dichiarato la portavoce del tavolo Maria Grazia Mammuccini.
Non si procede ad un vero riequilibrio tra Regioni, il greening sarà calcolato in percentuale dei pagamenti diretti percepiti e non con un premio uguale per tutti; ai pagamenti accoppiati si applicherà la percentuale massima consentita (15%) non per obiettivi territoriali, di aumento del biologico, di conservazione della biodiversità o sociali, ma solo per compensare chi più perderà risorse; pagamenti ridistributivi al 5% per evitare ogni riduzione progressiva sopra i 150 mila euro. Inoltre, adozione del regime piccoli agricoltori, niente dal 1° pilastro alle aree svantaggiate, niente flessibilità tra 1° e 2° pilastro. A questo punto per completare le decisioni che competono agli Stati membri resta solo da decidere chi saranno gli agricoltori attivi.
Le 14 Associazioni avevano posto nel novembre scorso all’attenzione del Ministro alcune scelte di ordine generale che ritenevano prioritarie, come l’applicazione della percentuale massima consentita per la modulazione dal primo al secondo pilastro (15%) per aumentare le risorse per i progetti concreti per agricoltori e territorio rurale.
Si attendevano inoltre decisioni importanti per lo sviluppo dell’agricoltura biologica attraverso la definizione di un Programma Operativo Nazionale per perseguire l’obiettivo del 20% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) nazionale, considerato che il modello biologico oggi rappresenta il miglior investimento di risorse pubbliche per creare occupazione e migliorare il nostro ambiente.
Adesso le 14 Associazioni possono confidare solo nel Programma nazionale della Rete Rurale Nazionale, e chiedono per questo un maggiore coinvolgimento del partenariato sociale ed economico, in particolare per i temi legati alle sfide ambientali della PAC, all’agricoltura biologica e alla ricerca e promozione delle buone pratiche e scambio di esperienze

Firma la petizione SOSTENIAMO L’AGRICOLTURA CONTADINA che abbiamo promosso insieme alla Campagna popolare per l’agricoltura contadina e al Comitato Italiano per l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare. Cambiamo il futuro di questo paese. Firma qui…

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