Capodanno è rimasta una tra le poche occasioni in cui familiari, parenti e amici si ritrovano assieme per consumare lo stesso cibo. La nostra organizzazione sociale, i ritmi e i tempi della vita quotidiana, profondamente diversi da persona a persona, hanno reso difficile la condivisione della tavola.
Sempre più spesso si mangia solo per necessità, per esigenze nutritive o dietetiche. Il «cenone» o il «pranzo» tipico delle feste, costruito attorno a un menu uguale per tutti, permette di recuperare il senso della convivialità, il piacere dello stare insieme a tavola, il gusto di condividere e «dividere» lo stesso cibo. Diventa vero momento di esaltazione della festa.
Oggi, complice una crisi economica prolungata che sta lentamente modificando costumi e stili di vita sedimentati in anni di consumismo smisurato, sembra intravedersi una ripresa delle buone abitudini alimentari. Mangiare sano, affidarsi ai prodotti di cui si conosce la provenienza, preferire la semplicità delle preparazioni, esaltare la qualità a scapito dell’abbondanza, tenere d’occhio il costo di ciò che finisce nel nostro piatto, riscoprire la funzione e il valore sociale del cibo, non disdegnare la regola della solidarietà nel sedersi a tavola.
Tutto questo fa parte di un processo di graduale riordino della nostra vita sociale e culturale che favorisce atteggiamenti sostenibili capaci di salvaguardare, tra le altre cose, anche il nostro ambiente, ovvero il territorio dal quale provengono gli alimenti che mangiamo. Fino a pochi anni fa, «cenone» era sinonimo di abbondanza, eccesso, esoticità, in molti casi spreco. D’altra parte era opinione diffusa, e per molti ancora lo è, che si potesse reperire e mangiare qualsiasi alimento, dovunque e in ogni momento, indipendentemente da luogo e tempo. Invece è proprio la ri-valorizzazione del tempo (consumare il più possibile i prodotti che ogni stagione ci offre) e dei luoghi (procurarsi materie prime coltivate il più possibile vicino casa) che può portarci alla riscoperta di gusti e sapori ai quali non siamo più abituati e, di conseguenza, a nuove gratificazioni e piaceri del palato.
Le verdure di stagione scelte per questo menu di Capodanno, tra le quali patate, carote, ravanelli, radicchi, finocchi, cavoli, sono l’offerta del verduraio di quartiere, il prodotto del contadino scrupoloso che si defila dall’agricoltura industrializzata, sono gli ingredienti della cucina di sempre, quella familiare di casa.
Nella loro semplicità e quotidianità, questi ortaggi possono essere apprezzati per tutta la loro bontà nutrizionale e versatilità culinaria. Come vedrete dalle ricette proposte, basterà trattarli nel modo giusto, sottrarli alle cotture eccessive ed estreme, unirli al magico sapore delle erbe aromatiche, delle spezie e dei profumi naturali, e servirli nel contesto più semplice: una tavola imbandita» con gli elementi decorativi che ci può offrire il boschetto più vicino.
Pigne, rametti di pungitopo o di vischio possono essere delle alternative sobrie ma eleganti ai gingilli di plastica offerti – spesso anche a caro prezzo – dal supermercato. Prima di iniziare, chi vorrà potrà riservare qualche secondo per prendere piena consapevolezza che noi siamo ciò che mangiamo. Dopodiché… che la festa abbia inizio!
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Un cenone amico degli animali: ricette per 4 persone
Crostini con verza ai capperi
Ingredienti: 2 manciate di capperi sotto sale, 1 verza medio-piccola pulita, 2 spicchi d’aglio pelato e tagliato a pezzetti, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 peperoncino rosso piccante pulito e tritato, sale marino integrale qq, pepe nero macinato fresco a piacere, pane toscano.
Portate a bollore abbondante acqua in una pentola. Mettete in ammollo i capperi in acqua filtrata per circa 15 minuti. Dividete la verza in foglie eliminando da ciascuna di esse la nervatura centrale. Salate leggermente l’acqua mentre bolle e scottate le foglie di verza per pochi minuti, in modo che si mantengano verdi e croccanti. Scolatele e fatele raffreddare leggermente. Eliminate l’acqua di ammollo dai capperi, sciacquateli e strizzateli, poi metteteli da parte. Appena saranno tiepide, tagliate le foglie di verza prima a listarelle poi a pezzetti.
In una padella dal fondo spesso, fate appassire l’aglio nell’olio, a fiamma vivace. Unite il peperoncino e la verza tagliata, salate leggermente e fate cuocere per 5-10 minuti, mescolando spesso. Nel frattempo, tagliate il pane a fette e fatele abbrustolire. Aggiungete i capperi alla verza, mescolate e togliete dal fuoco. Servite subito sulle fette di pane caldo, che avrete eventualmente profumato con aglio fresco e irrorato di olio.
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Crema di cavolfiore e patate con olio aromatizzato e semi di papavero
Ingredienti
Per la crema: 3 patate medio-grandi pelate e tagliate a pezzetti, 1 cavolfiore pulito e diviso in cimette, 5 cm di porro pulito e tritato, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale marino integrale qb, 1000-1200 ml di brodo di verdure caldo.
Per l’olio aromatizzato al prezzemolo e salvia: 1 manciata abbondante di prezzemolo fresco, 2-3 foglie di salvia fresca, 100 ml di olio extravergine d’oliva, 1 cucchiaio di succo di limone, un pizzico o due di pepe nero macinato fresco.
Per decorare: semi di papavero a piacere.
Fate cuocere le patate e il cavolfiore al vapore. Mettete il porro ad appassire nell’olio a fiamma vivace, in una padella ampia e dal fondo pesante. Appena le patate e il cavolfiore saranno cotti, fateli insaporire insieme al porro. Salate leggermente. Continuate a cuocere per qualche minuto, poi togliete dal fuoco. Trasferite le verdure in un mixer e frullate aggiungendo il brodo caldo poco alla volta. Frullate fino a raggiungere una consistenza morbida. Trasferite la crema in una casseruola per scaldarla poco prima di servire.
Preparate l’olio al prezzemolo e salvia frullando bene tutti gli ingredienti. Servite la crema completando con un filo di olio aromatizzato e decorate con i semini di papavero.
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Tagliatelle con panna allo zafferano e funghi
Ingredienti: 250 g di tagliatelle di grano duro, 1 bustina di zafferano, 200 ml di panna vegetale, 3 C di olio extravergine d’oliva, 8-9 funghi champignon puliti e tagliati a fette o a spicchi, 1 spicchio d’aglio pelato e tagliato a metà, sale marino integrale qb, peperoncino in polvere a piacere.
Fate cuocere le tagliatelle. Nel frattempo, preparate la panna allo zafferano amalgamando bene i due ingredienti e cuocete i funghi. Scaldate l’olio in una padella dal fondo pesante e saltate i funghi con l’aglio a fiamma viva.
Salate, saltate ancora un pò e spegnete il fuoco.
Scolate la pasta al dente e unitela ai funghi, irrorate con un filo d’olio. Mentre saltate le tagliatelle brevemente e a fiamma moderata, versate anche la panna e mescolate facendo in modo che risultino ben condite.
Togliete dal fuoco e servite, completando con il peperoncino.
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Seitan con arancia al profumo di alloro e rosmarino
Ingredienti: 350 g di seitan al naturale, 2 arance bionde biologiche lavate e asciugate, 1 spicchio d’aglio pelato e tritato (facoltativo), 1 manciata di foglie di alloro pulite, qualche rametto di rosmarino fresco, olio extravergine di oliva a piacere, sale marino integrale qb, pepe nero macinato fresco a piacere, 2 cucchiai di sciroppo di riso.
Tagliate il seitan a fette sottili e spremete il succo di una delle due arance. Mettete il seitan in una pirofila da forno, preferibilmente in ceramica, e bagnatelo con il succo d’arancia.
Aggiungete l’aglio, l’alloro e il rosmarino spezzettato, condite con l’olio, il sale, il pepe e lo sciroppo di riso.
Mescolate e lasciate marinare per circa 4 ore in frigorifero poi trasferite a temperatura ambiente mentre portate il forno a 180° C.
Infornate e cuocete per circa 40-45 minuti, girando di tanto in tanto. Sfornate e servite subito.
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Insalata di verdure croccanti con vinaigrette alla senape
Ingredienti
per la vinaigrette: 1 cucchiaio di senape in grani, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaio abbondante di sciroppo di riso, 2 cucchiai di aceto di mele, il succo di mezzo limone, sale marino integrale qb.
Per l’insalata: 1 finocchio pulito e tagliato a pezzetti, 1 grossa carota pulita e tagliata a julienne, 5-6 ravanelli puliti e tagliati a fettine sottili, 4 foglie di radicchio (di Verona o Chioggia).
Preparate la vinaigrette amalgamando bene tutti gli ingredienti.
Mettetela da parte mentre preparate le verdure, che riunirete in un’insalatiera.
Al momento di servire, disponete su ciascun piatto da portata una foglia di radicchio, che andrà a contenere le verdure.
Completate con la vinaigrette e servite.
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Tortine di mela al profumo di cannella e zenzero
Ingredienti per circa 12 tortine: 200 g di farina di grano tenero tipo 0, 100 g di farina di riso integrale, un pizzico di sale marino integrale, mezzo cucchiaino di cremor tartaro, mezzo cucchiaino di cannella in polvere, 1 cucchiaino di zenzero in polvere, 3 mele pulite e tagliate a pezzi, 100-120 ml di latte di riso al naturale e senza zucchero aggiunto, 60 ml di olio extravergine di oliva delicato, 60 g di zucchero di canna, cacao amaro in polvere (per decorare), zucchero di canna a velo (per decorare), scagliette di cioccolato fondente (per decorare).
Riscaldate il forno a 180° C. In una ciotola, riunite la farina di grano, quella di riso, il sale, il cremor tartaro, la cannella e lo zenzero. Mescolate e tenete da parte.
Mettete le mele nel recipiente di un mixer. Aggiungete il latte di riso, l’olio e lo zucchero di canna e frullate fino a quando otterrete un composto liscio che unirete agli ingredienti secchi, mescolando brevemente. Versate il tutto in singole formine che avrete precedentemente unto e infarinato.
Infornate e fate cuocere per circa 25 minuti. Controllate la cottura: la consistenza dovrà essere abbastanza morbida.
Togliete dal forno e servite le tortine calde o tiepide, completando con una spolverata di cacao, di zucchero a velo e di scagliette di cioccolato.
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