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Gli ftalati e le nascite premature

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Le donne esposte agli ftalati durante la gravidanza hanno un rischio maggiore di dare alla luce bambini prematuri. Lo afferma uno studio pubblicata su Jama.
Ricercatori americani hanno pubblicato sulla rivista medica Jama uno studio che dimostra come le donne gravide esposte a ftalati sono soggette a parti prematuri e gli autori non mancano di sottlineare come proprio il parto prematuro sia una delle principali cause di morte neonatale. Purtroppo l’attuale contaminazione ambientale è tale per cui il rischio per le donne, come del resto per tutta la popolazione, di una elevata esposizione agli ftalati è reale. Gli ftalati sono sostanze utilizzate in maniera massiccia in un’ampia gamma di prodotti sul mercato; si tratta di prodotti chimici che vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità.
Sono sostanze tossiche per la riproduzione, soggette a restrizione europea: il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli, né negli articoli destinati all’infanzia; il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione per i bambini che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono ftalati. Il ministero della salute italiano ha redatto un vademecum che mette in guardia e fornisce indicazioni su come contenere il più possibile l’esposizione agli ftalati soprattutto nei bambini. Trovate il testo integrale del documento nell’allegato Pdf.
©Riproduzione riservata

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