Ecco quanto costa un figlio
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Tentando di analizzare i mutamenti di spesa intervenuti fra il 1970 e il 2012 (sulla base dell’analisi di studi statunitensi con altri studi italiani) emergono alcune tendenze generali. Le spese totali per crescere un figlio sono cresciute del 20‐25%: per l’abitazione sono cresciute del 25‐35% e del 15‐20% quelle in trasporti/comunicazione, sono calate di quasi il 50% le spese in alimentazione e in abbigliamento, sono rimaste più o meno costanti le spese in salute mentre sono cresciute le spese in cura ed educazione per i propri figli.
Prendendo come riferimento il reddito familiare medio, inoltre, la spesa differisce a seconda della zona di residenza: in un’area urbana, ad esempio, il costo medio annuo può variare da 8.900 Euro al Sud e nelle Isole a 12.325 nel Nord Est.
Le spese più consistenti riguardano i costi di abitazione, alimentazione e trasporti, rispettivamente pari al 29%, al 16% ed ancora al 16% del totale. Il costo rimane complessivamente invariato rispetto allo scorso anno ma questo è frutto di uno slalom messo in atto dalle famiglie per contenere il budget anche a fonte dell’aumento dei costi. Aumenta, infatti, la spesa per i trasporti (energia, carburanti, assicurazioni) e quella per l’educazione, mentre i genitori tagliano sempre più quella per l’abbigliamento, per il tempo libero, per i servizi per la casa, intaccando persino la spesa per la salute.
In ogni caso, rileva l’indagine, i costi diretti di mantenimento e crescita di un figlio fino a 18 anni comportano tra il 25% ed il 35% di spese in più rispetto ad una coppia senza figli. “Questo dimostra come, oggi, fare un figlio stia diventando un lusso riservato a pochi”, conclude Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori, che chiede politiche a sostegno della famiglia e della natalità.