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Quella crescita spirituale non necessariamente vegana

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Coloro che hanno fatto la scelta del vegetalianesimo non dovrebbero criticare così aspramente chi mangia carne giacché, secondo il nostro lettore, veganesimo e crescita spirituale non sono necessariamente collegati. Questa la sua lettera-sfogo.
Spett. Terra Nuova,
sono da sempre un vostro lettore anche se non mi sono mai abbonato per diversi motivi. Volevo esprimere la mia opinione sul crescente fenomeno dei vegetaliani e il cibo vegetaliano che sono, secondo me, due cose diverse. La mia scelta, avvenuta 40 anni fa (ne ho 62), è quella della Macrobiotica, e come si suol dire squadra che vince non si cambia.
Lo scopo della vita sulla terra è quello di evolversi spiritualmente (forse non lo è per i vegetaliani, e per i materialisti). Da quel che mi risulta tutti i grandi Maestri Spirituali del passato e quei pochi del presente, per quel che riguarda il cibo, al massimo erano vegetariani. Gesù mangiava anche il pesce (famosa la sua frase “non sarà quello che entra nella vostra bocca a contaminarvi ma quello che esce”). Gotamo Buddho (il Budda) da vero uomo, libero accettò di mangiare in uno dei suoi ultimi pasti, della carne di maiali (porc) non porcini come dice qualcuno, offertogli con amore da un fabbro. Sri Aurobindo qualche volta mangiava anche pollo. Gurdjieff era onnivoro. Sivananda vegetariano. Omram M. Aivanhov anche il pesce. Krishnamurti vegetariano. Ramakrisna vegetariano. Paramahansa Yogananda vegetariano. Ramana Maharshi vegetariano. Thich Nhat Hanh, Chogyam Trumpa, e molti altri maestri di buddhismo delle diverse scuole non rigidamente vegetariani. Vive Kananda vegetariano ecc ecc ecc.
Quello che i vegetaliani (vegan in lingua imperialista inglese), dimenticano è che più uomini carnivori per salvare la vita a qualche bambino/a – uomo – donna e forse anche qualche animale (cane, gatto), hanno perso la loro vita. Quindi mai giudicare gli altri come fanno i vegani, ma evolversi piano piano spiritualmente, e se capita occasionalmente di mangiare un uovo, un po’ di miele, un pezzo di formaggio o del pesce, non sarà quello a contaminarli come disse quel gigante di Gesù Cristo.
Spero che da democratici la pubblicherete, anche nel 2014.
Augurandovi buon lavoro e continuando a leggervi
Gaetano Ferrero

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