Vai al contenuto della pagina

Curare i bambini con la medicina antroposofica

homepage h2

Un bambino è un essere umano che cresce, si sviluppa, si conforma. La medicina antroposofica «cura le malattie del bambino in modo adatto alla costituzione dell’essere umano-bambino», spiega la dottoressa Laura Borghi, presidente della Società italiana di medicina antroposofica.
È la dottoressa Laura Borghi, presidente della Società Italiana di Medicina Antroposofica, a spiegare l’approccio che la medicina antroposofica ha nella cura del bambino.
 

Com’è l’approccio della medicina antroposofica nella cura del bambino?

Curare le malattie infantili in modo adatto alla costituzione dell’essere umano-bambino è di grande valore per la vita futura oltre che per il benessere da riacquistare nel momento stesso della malattia. L’approccio della medicina antroposofica, accanto alla vera prevenzione che è la pedagogia, cerca di curare nel rispetto delle funzioni vitali dell’organismo ancora in crescita e in via di maturazione del bambino. Il bambino non è un adulto in piccolo, è un essere umano in età di sviluppo e conformazione. Formare organi sani è importante per la vita attiva dell’età adulta, fino all’età più avanzata e per affrontare malattie, disagi o soltanto gli impegni extra che ci possono capitare.
Guardare alle forze di salute e sostenerle con medicinali e provvedimenti adatti è caratteristica della medicina antroposofica che ha una connotazione salutogenetica fin dalla sua origine.
In un tempo non lontano negli anni ma remoto per le sue qualità, si diceva che da malati si era costretti a letto, c’era la purga al cambiamento d’aria e si faceva la convalescenza dopo essere stati malati. La medicina antroposofica non vuole unicamente ricalcare orme di tempi passati, vuole offrire la possibilità di cura delle malattie in età pediatrica con una impostazione che tenga conto della costituzione sana dell’essere umano e non limitata al corpo fisico. Il bambino infatti deve ancora sviluppare pienamente le componenti ulteriori alla base della vita psichica e spirituale dell’adulto. Così è di grande valore nella cura delle malattie infantili un’attenzione particolare verso l’organismo di calore e per i ritmi e le abitudini del bambino. Allora, per esempio, la posizione supina a letto quando si è malati è un risparmio di forze utili alla guarigione, mentre la cuffietta a protezione della testa del neonato o del lattante evita un eccessivo dispendio di calore quando la fontanella è ancora aperta.
 

Quali risultati ha visto nella sua pratica medica e quali risultati sono stati confermati dalla letteratura scientifica?

I risultati nella pratica medica sono verificati con i pazienti stessi o i genitori, nel caso dei bambini. Il medico di solito non riceve telefonate di conferma quando le cose vanno bene, ma quando le malattie si complicano o proseguono più a lungo o intensamente del previsto. Allora l’impegno è maggiore e il riscontro è successivo nel tempo. Meno ricadute e recidive, risultati positivi si hanno per esempio nelle malattie catarrali e da raffreddamento, ma anche nelle malattie allergiche e da disfunzioni metaboliche, anche perché cerchiamo di rispettare il normale funzionamento degli organi con norme dietetiche e ritmi della vita quotidiana adatti al bambino. Per le malattie più impegnative, bisogna differenziare tra acute e croniche, tra invalidanti e guaribili. In questi casi c’è sempre qualcosa che si può fare per stimolare le forze di guarigione o per integrare le cure convenzionali quando necessarie. Non basta intervenire il meno possibile pensando di fare il danno minore, anche un’influenza può essere curata senza reprimere la febbre ma evitando lo strascico di complicanze. Occorre impiegare i rimedi più adatti nella cura e nel contesto di malattia, rimedi intesi come medicinali, come misure fisiche e terapie non farmacologiche.
La ricerca scientifica fa riferimento a lavori eseguiti secondo i canoni della scienza delle statistiche ma anche a studi clinici che seguono un approccio adatto ai metodi delle medicine complementari, i quali non cancellano la soggettività medico paziente ma la includono. Possono essere citati lavori di medicina antroposofica in pediatria, in particolare anche per le malattie croniche, per la relazione tra malattia allergica e atopia in relazione alle malattie infettive, alle vaccinazioni e allo stile di vita, sulla cura delle malattie infettive (°).
 

Perché i genitori dovrebbero considerare, secondo lei, di scegliere l’approccio antroposofico anziché quello convenzionale?  

L’approccio antroposofico permette di integrare in modo complementare quanto è adatto all’organismo del bambino quando è malato in modo da favorire un processo di guarigione che faccia appello alle forze sane sostenendole. Ma con questo non si esauriscono i motivi di scelta. Riteniamo che occorra favorire in età pediatrica lo sviluppo di un organismo sano, nella considerazione che l’individualità del bambino, inclusa la sua vita emotiva e psichica possa progressivamente  usare lo strumento del corpo in modo adatto alle attività proprie dell’essere umano, di gioco, di studio e in seguito professionali, di impegni famigliari, di interessi culturali, a seconda delle proprie condizioni di vita. Quindi la cura adeguata delle malattie in età pediatrica vorrebbe favorire uno sviluppo per l’essere umano il più possibile libero.
 
Note:
(°) – Lifestyle factors and sensitization in children – the ALADDIN birth cohort -F. Stenius, J. Swartz, G. Lilja, M. Borres, M. Bottai, G. Pershagen, A. Scheynius, J. Alm – Allergy
     – Anthroposophic therapy for children with chronic disease: a two-year prospective cohort study in routine outpatient settings – H J. Hamre, CM. Witt, GS. Kienle, C. Meinecke, A. Glockmann, SN. Willich, H. Kiene – BMC Pediatrics
    – Allergic Disease and Atopic Sensitization in Children in Relation to Measles Vaccination and Measles Infection – H. Rosenlund, A Bergström, JS Alm, J Swartz, A Scheynius, M. van Hage, K. Johansen, B. Brunekreef, E. von Mutius, MJ. Ege, J. Riedler, C. Braun-Fahrländer, M. Waser and G. Pershagen – Pediatrics 2009
    – Anthroposophic Medicine in Pediatric Primary Care: A Prospective, Multicenter Observational Study on Prescribing Patterns – E Jeschke, T Ostermann, M Tabali, M Kröz, A Bockelbrink, C Witt, SN. Willich, H Matthes – ALTERNATIVE THERAPIES, mar/apr 2011, VOL. 17, NO. 2
________________________________________________________________________

POTREBBE INTERESSARTI

Una tosse che non fa dormire, un raffreddore che non passa, una contusione che provoca dolore, i pidocchi che ritornano… Sono tante le occasioni in cui vorremmo avere un medico in famiglia, per affrontare le piccole emergenze che riguardano i nostri figli.
Nel libro 36 schede, in ordine alfabetico, suggeriscono come far fronte ai disturbi più comuni dei bambini con i rimedi omeopatici e fitoterapici e con l’alimentazione naturale, senza trascurare consigli sulla prevenzione.
Una guida pratica di primo soccorso pensata per tutti i genitori, anche per insegnar loro ad ascoltare i figli e per rassicurarli nei momenti più difficili, in attesa del medico.
 

Siamo abituati a pensare che l’unico modo di intervenire quando si manifesta un qualsiasi malessere sia quello di farci prescrivere un farmaco dal nostro medico di fiducia. Ma esiste anche un altro modo per prenderci cura della nostra salute: rafforzare il sistema immunitario attraverso una dieta sana ed equilibrata,un’attività fisica regolare e il mantenimento del nostro benessere psicologico.

La prima parte di questo libro spiega i meccanismi che sono alla base del funzionamento del nostro sistema immunitario, gli alimenti più indicati per rafforzarlo (frutta e verdura di stagione, cereali integrali, proteinevegetali) e quelli da evitare (zuccheri semplici aggiunti a cibi e bevande, e grassi raffinati e idrogenati). Vista la sua lunga esperienza come pediatra, il dottor Mario Berveglieri si rivolge soprattutto ai più piccoli, anche se i suoi consigli risultano preziosi per tutta la famiglia. È evidente, infatti, che uno stile di vita e un’alimentazione corretta risultano tanto più efficaci quanto più sono condivisi da chi ci sta vicino.
Nella seconda parte del libro sono presentate 90 ricette, utili per tradurre in pratica i consigli alimentari dei due autori. Spuntini, colazioni, primi e secondi piatti, tutti preparati prevalentemente a base di ortaggi, proteine vegetali (legumi, semi oleosi e frutta secca), cereali e farine integrali.
Il libro si avvale anche della collaborazione di Miria Sprega, erborista e fitopreparatrice, che dedica alcune pagine alle piante in grado di prevenire e curare i disturbi dei più giovani.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!