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Gravidanza a rischio: stare a letto fa male

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Il riposo a letto “non è salutare, non aiuta ed è potenzialmente dannoso”: sono le più recenti raccomandazioni dei medici riguardo le donne con gravidanze a rischio di complicazioni. 
Il riposo a letto “non è salutare, non aiuta ed è potenzialmente dannoso”: sono le più recenti raccomandazioni dei medici riguardo le donne con gravidanze a rischio di complicazioni. A dirlo è il dottor Michael Katz, responsabile di ostetricia al California Pacific Medical Center di San Francisco. A riportare un’intervista al medico americano è il Wall Street Journal. Rimanere a letto per lunghi periodi in caso di rischio di parto pretermine o pressione alta, emoraggia o altre complicazioni non migliorerebbe la condizione della donna, anzi, secondo studi recenti, potrebbe causare ulteriori rischi, come coaguli e perdita temporanea di minerali nelle ossa. Eppure molti medici continuano a prescrivere il riposo a letto, negli Stati Uniti il 20% delle donne viene messo a letto nell’ultima parte della gravidanza. C’è anche però chi sostiene che, seppur non ci siano evidenze che il riposo a letto faccia bene, può far sentire meglio le donne, come il dottor Adam Wolfberg del Boston Maternal-Fetal Medicine.
A portare l’attenzione sul problema è stato un articolo pubblicato sulla rivista medica Obstetrics & Gynecology, secondo cui le restrizioni a letto delle donne che avevano un accorciamento della cervice uterina (cosa che aumenta il rischio di parto pretermine) non aveva portato ad una diminuzione delle nascite pretermine rispetto alle donne che non avevano subìto restrizioni. Lo studio, promosso dal National Institute of Child Health and Human Development, ha analizzato i dati di 650 donne. Il Congresso americano degli ostetrici e dei ginecologi nel bollettino pubblicato nel 2012 sul parto pretermine, ha riportato: “Malgrado il riposo a letto e l’idratazione siano raccomandati alle donne con sintomi di parto pretermine, tali misure non si sono dimostrate efficaci per la prevenzione del parto pretermine stesso e non dovrebbero essere consigliate di routine”.
Altri studi hanno provato gli effetti negativi del riposo a letto. Uno studio del 2010 pubblicato sull’Emerican Journal of Obstetrics & Gynecology ha attestato come le donne messe a letto avessero probabilità 19 volte maggiori di trombosi venosa profonda. La dottoressa Anne Lyerly, direttore associato del Center for Bioethics all’università del Nord Carolina, ha definito questa pratica non etica e ha spiegato come possa comportare demineralizzazione ossea e atrofia muscolare, oltre a provocare effetti psicologici come depressione e aumento dei livelli di stress.
Molto probabilmente occorre trovare un buon compromesso tra l’inattività totale e l’eccessivo carico di attività o lavoro; la donna dovrebbe poter vivere la propria gravidanza scegliendo i propri ritmi e sulla base delle proprie esigenze. 

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