Ha seminato ogm: assolto Fidenato
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fatto non costituisce reato”.
“La sentenza non è per noi una sorpresa”, ha detto Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. “Questo processo – prosegue Burdese – è stato condizionato in maniera determinante dall’intervento della Corte di Giustizia Europea del maggio scorso. Noi abbiamo criticato già allora nel metodo e nel merito quell’ordinanza e oggi non possiamo che prendere atto di quanto disposto dal Tribunale di Pordenone. Proseguiamo naturalmente la nostra battaglia per un’Italia libera da Ogm e chiediamo al Governo, che la scorsa settimana ha vietato in Italia la coltivazione del Mon 810, di esercitare la clausola di salvaguardia”. Secondo Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Katjuscka Piane, legali dell’associazione della chiocciola, costituitasi parte civile nel processo, “l’ordinanza europea si è fondata su un fraintendimento grave circa la natura dell’autorizzazione alla semina degli Ogm, derivato dal fatto che l’autorizzazione prevista dalla legge italiana mirava alla tutela della biodiversità e a porre delle regole di coesistenza, come chiaramente ribadito dalla nostra Suprema Corte con argomentazioni del tutto ignorate dai giudici europei. La corte lussemburghese, che non ha neppure ritenuto di sentire le parti interessate nel processo, primo tra tutti lo Stato italiano, ha
invece richiamato un suo precedente, reso in un caso del tutto diverso”.