Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica, risponde alla lettera di Donata Brillante, pubblicata su TN di giugno 2013.
L’agricoltura biodinamica e Steiner sono stati attaccati falsamente e ingiustamente sulle pagine di questa rivista. Se un giornale ha il dovere di rappresentare le diverse opinioni, non può consentirsi insulti e calunnie, nemmeno sotto la formula del contributo di un lettore. La menzogna è violenza, non è dialogo e, anzi, lo impedisce. In questo caso ad essere colpiti sono i lettori e gli agricoltori, cui sarebbe dovuto un dibattito onesto. L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica vive proprio per loro, che si iscrivono e sostengono il movimento biodinamico. In questo è stata gravemente colpita.
Nell’articolo pubblicato a firma Donata Brillante alcune frasi del fondatore della biodinamica vengono mescolate con informazioni false che danno un senso capovolto della realtà. Steiner è definito un “orrido psicopatico”. Pazzi sono coloro che praticano le medicine dolci, si alimentano in modo sano, usano il denaro solidalmente, guardano un mondo oltre la cultura materialistica e perciò metterebbero in pericolo la salute, i loro figli e l’ordine sociale stesso.
L’abbiamo già sentito. I savi diventano i carnefici. Con infamia, Steiner nell’articolo viene addirittura paragonato ad Hitler, proprio colui che perseguitò il movimento biodinamico e colpì duramente il suo fondatore. Questo deve fare vergogna.
Posso scendere nei particolari della menzogna. Si fa intendere che i biodinamici predano le corna alle mucche per i loro preparati. La biodinamica è invece l’unico metodo che vieta tassativamente la decornazione, consentita purtroppo in agricoltura sia industriale, sia biologica. Si fa intendere che i biodinamici inceneriscano crudelmente i giovani topi. La pratica è invece quella di incenerire la pelle di un topo morto come deterrente. Pratica che permette di salvare la vita a migliaia di topi semplicemente allontanandoli con l’odore, invece che avvelenandoli. Lo stesso vale per la pratica delle ceneri di insetti, cosparse in dosi omeopatiche. Permette di non uccidere gli insetti, che in biodinamica vivono in armonia nelle siepi appositamente disseminate nell’organismo agricolo e raramente attaccano le piante. Persino il rame, un antibatterico ammesso in agricoltura biologica, è vietato in agricoltura biodinamica. Per ottenere questi effetti con tecniche dolci occorre agire in armonia coi ritmi degli animali, nei tempi che regolano le loro esistenze. Chi è estraneo all’agricoltura non capisce quanto sia importante dialogare con gli esseri di natura nel loro ritmo, regolato dall’orologio del cosmo. Ne può ridere guardando il mondo da una scrivania.
Il rispetto e la considerazione attenta della vita e dei suoi misteri presiedono tutte le fasi del lavoro degli agricoltori biodinamici. Ogni pianta e animale sono colti nella loro natura profonda, raccolti e sostenuti. Perché allora far credere il contrario? Oggi miliardi di animali sono ridotti a macchine biologiche e quotidianamente soppressi nei campi e nei silos in tributo ai nostri consumi. Milioni di esseri umani sono sterminati per fame. È questo il modo in cui il cibo arriva sulle nostre tavole. I suoli vengono distrutti, gli agricoltori cedono il posto agli speculatori e la biodiversità agricola va persa.
In anni difficili proprio Steiner ha proposto un nuovo modello agricolo. Ma non solo: dal suo lavoro provengono le banche etiche europee, una pedagogia della libertà, un’architettura organica, una proposta di medicina umana, un approccio alla natura non materialistico. Obbiettivi questi che la Società antroposofica, da lui fondata, segue anche oggi come propria missione. È il buon senso che accomuna chi si cura con medicine dolci, usa il denaro in modo responsabile e solidale, coltiva o mangia cibo biodinamico, diffonde tolleranza e lavora per il futuro. Questa è la storia dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. Io conosco un modo che abbiamo tutti per rimediare quando è stata praticata una violenza: dare corpo, dire il vero, farsi vivi, iscriversi, sostenere il movimento biodinamico e comprare i prodotti degli agricoltori liberi.
A ciascuno il suo gesto.