Il Gioco delle Perle di Vetro
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Conduce Zudy, accompagnatore creativo dell’anima, counselor con approccio comunicativo.
Per cui nel Gioco delle Perle, alternando tecniche di comunicazione e meditazione, sia occidentali che orientali, a sessioni di condivisione in gruppo, e usando anche molto la musica, e in parte la danza, voglio portare le persone ad essere maggiormente consapevoli di se stesse, o a confermare la propria consapevolezza, provando ad osservarsi in modo nuovo e ricevendone da sole delle intuizioni feconde per sé , e per gli altri. In questo senso accompagno umilmente, più che insegnare, imparando e sperimentando innanzitutto io stesso.
La vita sulla terra nasce come comunicazione, come incontro tra particelle che generano la prima cellula, la quale a sua volta si divide in altre due cellule e cosi via…
Usare un approccio comunicativo non significa solo ispirarsi al dialogo socratico, all’idea che la comunicazione tra due individui possa portare alla luce il sapere che è già presente in loro, e che il processo interiore sia in sostanza un processo di comunicazione tra l’individuo e il mondo e tra l’indivduo e se stesso, ma anche , di conseguenza, utilizzare un approccio alla ricerca interiore non schematico, non pregiudiziale nei confronti della conoscenza e della vita: in altre parole, servirsi di tuttò ciò che possa essere utile a conoscersi meglio, la meditazione, la psicologia, la filosofia, le tecniche di comunicazione e la scienza, da qualsiasi parte del mondo (Oriente, Occidente, resto del mondo) o epoca vengano, facendo quando è possibile una sintesi (concetto centrale nel libro di Hesse ad esempio).
Il seminario, come del resto anche il laboratorio permanente, si fonda su 3-4 tipi di momenti, esperienze, che si alternano durante tutta la durata del laboratorio: esercizi, condivisioni in gruppo (dove verranno forniti anche spiegazioni e cenni teorici), riposo di gruppo e individuale, e, in caso di richiesta o necessità, scambio individuale col conduttore.
cenni di spiritualità, filosofia, psicologia, comunicazione occidentali ed orientali (ad es., oltre a tutta la filosofia occidentale più conosciuta che è sottointesa, pnl, milton erickson, eva pierrakos, enneagramma delle personalità, gurdjeff, induismo, buddhismo, taoismo, zen )
Sono molti i riferimenti, ma voglio che il quadro sia variegato, per essere in realtà il più possibile completo anche se generale, in modo che ognuno possa orientarsi da solo lungo il proprio cammino.
Esercizi: poche tecniche il più possibile chiare e semplici, in modo che ognuno possa trovare quella, o quelle, più congeniali per sé, o che, eventualmente, possano anche essere abbandonate come una zattera dopo aver capito; tecniche che possano aiutare a trovare la dimensione del silenzio e del contatto con tutto noi stessi, quel contatto che spesso perdiamo correndo freneticamente verso l’esterno, verso a volte non sappiamo dove:
meditazione sul respiro
meditazione del testimone: osservazione sensazioni fisiche, emozioni, pensieri, cercando di superare gli impedimenti sulla strada di una maggiore libertà interiore
meditazione tramite visualizzazioni
meditazione a diade: a coppie, chiedendosi “chi sei tu?”
meditazione vocale
danza spontanea, conoscenza e consapevolezza del corpo
scrittura zen: riscrivere la propria visione sul mondo, o meglio su parti di esso, usando i cenni teorici ricevuti, il risultato degli altri esercizi, e tutto ciò che è stata l’esperienza del seminario.