Il procedimento e i passi da compiere per salvare correttamente i semi del pomodoro e conservarli.
I pomodori si autoimpollinano ed è facile salvarne i semi. I fiori del pomodoro sono perfetti e le antere formano un cilindro attorno allo stigma. Nelle varietà più recenti, lo stigma non emerge oltre il limite del cilindro delle antere. In queste varietà l’incrocio è irrilevante e i produttori di semi di pomodoro di recenti varietà necessitano di separare ciascuna fila soltanto di tre metri, solo per evitare di confondere il frutto al momento del raccolto.
In alcune vecchie varietà, invece, lo stigma è simile a una Y e si spinge oltre il limite del cilindro delle antere. Queste varietà possono ricevere il polline da altre varietà. Per ridurre il pericolo, è utile coprire ciascun gruppo di fiori con un velo, o mettere le piante in quadrato e salvare solo i semi delle piante situate al centro dello stesso.
Consentite ai frutti di maturare oltre la fase in cui si possono mangiare. Spaccateli, spremetene la gelatina e i semi, sistemando questi ultimi in un bicchiere o in una scodella separandoli secondo la varietà. Se volete salvare i semi di un pomodoro polposo e asciutto, come per esempio l’eccellente
pomodoro a prugna, potete aggiungere una minima quantità d’acqua.
Distinguete le gelatine con una etichetta e lasciatele in un luogo caldo per due o tre giorni. Se non si agita, in superficie si formerà uno strato opaco e avrà luogo una benefica fermentazione, causata prevalentemente da una particolare muffa, Geotrichum candidum, che agisce sulla gelatina viscosa
che circonda i semi. La sua attività antibiotica contrasta alcune frequenti malattie virali trasmissibili con i semi come l’alternaria, lo xantomonas vesicatoria e il fusarium. L’unico pericolo è il lasciare avanzare il processo di fermentazione per troppo tempo, il che conduce a una precoce germinazione.
Dopo un minimo di tre, ma non più di quattro giorni, portate via dalla superficie lo strato dei funghi, aggiungete acqua e filtrate il tutto attraverso un setaccio. Lavate e strofinate semi finché non saranno puliti. Quando la gelatina attorno ai semi sarà stata lavata via, appariranno piuttosto pelosi.
Stendeteli su un piatto di porcellana o su foglietti di carta lucida in un solo strato, lasciateli asciugare in un luogo sicuro, lontano dal sole. Dopo alcune ore, strofinateli tra le mani per evitare che s’incollino. È buona norma mettere i semi in una busta etichettata e mantenerli all’asciutto per due settimane. È bene essere pignoli nell’etichettare ciascun gruppo e nel lavare al setaccio meticolosamente ciascuna varietà.
Conservazione: i semi possono essere conservati per oltre 4 anni nelle zone temperate. In un grammo si hanno da 300 a 400 semi.
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