Il lungo inverno nevoso, ha dato l’opportunità ad un gruppo di abitanti della valle dell’Acquacheta, sulle montagne dell’appennino Toscano, di delineare un progetto che sognano da anni: la rinascita della valle.
La valle del torrente Acquacheta, nel Comune di San Godenzo (FI), composto da circa una trentina di nuclei abitativi, dagli anni ’50 ha subito un forte spopolamento, un abbandono, che ha portato la valle ad un rapido decadimento.
I boschi, i campi e i pascoli inselvatichiti erano diventati solo aree di raccolta (legname, castagne e funghi) e terreni di caccia per utilizzatori non più abitanti nella valle. Solo verso la fine degli anni settanta la bellezza di questi luoghi torna ad attrarre nuove forme di fruitori (dagli escursionisti ai fungaioli, cacciatori, ecc) e una generazione di giovani che costituisce delle comuni agricole, insediandosi sul territorio alla ricerca di un modo di vivere diverso da quello proposto dai modelli consumistici.
Il Podere La Greta, oltre ad altri insediamenti situati nel versante romagnolo, è stato risistemato (a partire dal 1982) da un gruppo di quei giovani; gli orti, i campi, i sentieri e le fonti sono tornati a fornire le basi per una vita semplice e faticosa ma autonoma, appagante e capace di futuro.
Oltre alla Greta, altri insediamenti sono stati riabitati negli ultimi dieci anni, mentre solo recentemente, altri due poderi (Corniolo e Abetella) sono stati acquisiti da due nuclei di giovani che hanno già iniziato a recuperarli, sebbene dei fabbricati originari non vi siano che ruderi. La conoscenza reciproca e la condivisione dei valori e dei progetti di vita, oltre alla contiguità dei rispettivi terreni, ha permesso ai nuclei di costituirsi in gruppo e sviluppare un progetto comune: la rinascita della valle, riabitarla, nel massimo rispetto dell’integrità ecologica che la contraddistingue.
Le azioni proposte del gruppo di abitanti riuniti nell’Associazione Arcobaleno per l’Acquacheta, riguardano le modalità di recupero dei fabbricati, dei terreni incolti e delle possibili attività di servizio e di presidio del territorio che solo chi vive stabilmente sul luogo può assicurare. Propongono percorsi didattici rivolti sopratutto alle nuove generazioni, come occasione di recupero di un rapporto più profondo e diretto con l’ambiente naturale. Un occhio di riguardo è rivolto alla gestione collettiva di 156 ettari di terra. Il gruppo vuole finire di acquistare un appezzamento di terra di circa 30 ettari, ancora disponibile per nuovi insediamenti, e devono farlo entro il 30 luglio. L’area è situata nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi in località Poggio Comune, e tramite l’Associazione Arcobaleno per l’Acquacheta, propongono la gestione e l’uso civico dei terreni e fabbricati demaniali facenti parte del podere Pian di Sambuco, situato tra la Greta e i poderi Corniolo e Abetella.
Gli obiettivi delineati, sebbene semplici e raggiungibili, richiedono ovviamente un dialogo e un confronto con tutti gli Enti territoriali dell’area e tutti coloro che vorranno offrire il loro contributo.
“Tutto ciò, per noi, significa” spiega un socio “progettare ecologicamente il futuro e agire sul territorio con una conoscenza locale e profonda di esso, insieme a un tale rispetto per la Natura, da cercare di prevedere gli effetti delle nostre azioni da oggi a trecento anni”.
L’associazione organizza un campo lavoro dal 1 al 5 maggio, per continuare il recupero dei ruderi e svolgere altri lavori primari necessari ai nuovi insediamenti come recinzioni, orti e acque. Questo momento sarà occasione d’incontro e di festa per tutte le persone interessate a conoscere il luogo e approfondire il progetto.
Contatti:Podere la Greta, Comune di S.Godenzo (Fi) tel 3406794251 – 3478801251 arcobalenoperlacquacheta@gmail.com –
http://arcobalenoacquacheta.blogspot.it Per contribuire al progetto:POSTE PAY n 4023 6006 4007 1223 (intestata a Giuseppe Paiocchi) Causale “Poggio Comune”