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Abbandona i cani in una struttura: non è reato

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L’aver lasciato i cani in custodia ad una pensione per animali senza poi andare a riprenderli, nè pagare la retta, non è abbandono. Lo sottolinea la Cassazione.
L’aver lasciato i cani in custodia ad una pensione per animali senza poi andare a riprenderli, nè pagare la retta, non è abbandono. Lo sottolinea la Cassazione, che ha annullato con la formula «perchè il fatto non sussiste» la multa di tremila euro inflitta dal gup di Bassano del Grappa ad un uomo che aveva lasciato i suoi due cani in un canile privato di Marostica. Il reato contestato dal giudice al proprietario dei due cani era l’abbandono di animali, dal momento che aveva una prima volta affidati i cani alla struttura pagando il dovuto, e li aveva poi riportati, non facendosi più vedere. Tanto che il proprietario della pensione, dopo aver sollecitato i pagamenti, ha avvertito l’Asl che ha affidato gli animali al canile municipale. La terza sezione penale della suprema corte ha chiarito invece che il codice penale punisce chi priva gli animali «delle prestazioni idonee ad assicurare le esigenze psicofisiche» tanto da esporli «a pericolo per la loro incolumità». Mentre in questo caso non si può ravvisare abbandono per il solo fatto di aver sospeso il pagamento del corrispettivo al canile. Di più, il proprietario ha fatto bene ad avvertire la struttura pubblica poiché, se avesse interrotto «le necessarie cure» agli animali che aveva in custodia, il reato di abbandono sarebbe stato addebitabile a lui.
Fonte: Ansa

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