In Grecia filiera corta contro la crisi
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Stiamo assistendo ad un ritorno alla terra e anche se non è un fenomeno sociale di massa (40.000 agricoltori nel periodo 2009-2010), l’aspirazione della vita agricola e rurale sembra essere radicata nella maggioranza della popolazione, come conferma l’indagine di ricerca Kappa secondo cui il 70% degli intervistati vuole vivere in campagna. Queste iniziative, in termini di modalità di produzione, si combinano con l’ecologia grazie all’agricoltura biologica, permacultura e agricoltura biodinamica. I vantaggi economici del cambiamento nelle tecniche di coltivazione e allevamento sono l’argomento significativo nell’attuale crisi. Queste forme di agricoltura sono riuscite a fornire le prime risposte agli agricoltori che vivono il proprio collasso economico: grazie a investimenti inferiori, l’auto-produzione di alimenti, il risparmio energetico, la produzione su piccola scala e agro-ecosistemi sono diventati una realtà.
Queste buone pratiche agricole permettono agli agricoltori di uscire dal circolo vizioso in cui si trovano e cioè, debito, mancanza di mercati per i loro prodotti, la saturazione di produzione potenziale naturale. Ovviamente, la risposta si trova anche a livello politico, dal momento che è anche il cambiamento delle politiche agricole a sostenere le piccole aziende agricole.