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La Francia apre all’eutanasia

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Per la prima volta, come racconta il quotidiano francese Le Monde, il consiglio nazionale dell’ordine dei medici francese si è detto favorevole ad una sedazione terminale in situazioni eccezionali. Un’apertura verso l’eutanasia.
Per la prima volta, come racconta il quotidiano francese Le Monde, il consiglio nazionale dell’ordine dei medici francese si è detto favorevole ad una sedazione terminale in situazioni eccezionali. Un’apertura verso l’eutanasia.
Il Consiglio si è pronunciato in favore di una modifica della legge sul cosiddetto fine-vita riconoscendo che la legge attuale vigente in Francia non offre alcuna soluzione per certi casi di agonia prolungata o per sofferenze psicologiche o fisiche che restano “incontrollabili”. Sulla base di richieste persistenti, lucide e reiterate da parte della persona, colpita da un’affezione per la quale i trattamenti curativi sono divenuti inefficaci e le cure palliative già adottate, davanti a situazioni cliniche eccezionali va presa una decisione medica legittima”, dice il testo “Fine-vita, assistenza a morire”. In questi casi specifici, il consiglio dell’ordine ritiene che “una sedazione adattata, profonda e terminale del paziente deve poter essere prestata da un collegio medico, di cui converrebbe fissare la composizione e le modalità di ricorso”. Se la risposta collegiale alla richiesta del paziente fosse positiva, allora il medico potrebbe occuparsene personalmente, farlo con altri o rifiutarsi invocando la clausola di coscienza. Un progetto di legge sul fine-vita è atteso per il mese di giugno al Parlamento francese. In un rapporto consegnato a dicembre al presidente François Hollande, il professor Didier Sicard si è comunque mostrato prudente sul tema dell’aiuto attivo alla morte.

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