Coltivare senz’acqua: la tecnica del cippato di ramaglie fresche
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Migliora la struttura e la granulometria dei suoli, ma anche il potere di ritenzione idrica.
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Consente di accumulare i nutrienti necessari alle piante e di renderli disponibili fino a
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quando esse ne avranno bisogno.
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Risponde concretamente e in modo naturale al vicolo cieco in cui si trova oggi l’agricoltura convenzionale.
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Permette di convertire gli scarti vegetali, spesso trattati a mo’ di rifiuti, in materiale nobile ad elevato potenziale di valorizzazione. È una delle vie più promettenti per assicurare ai produttori agricoli una maggiore indipendenza economica.
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La gestione degli stock di materia prima. Il prelievo di ramaglie da cippare deve essere svolto con criteri di economia sostenibile: ogni regione o micro-regione dovrà essere capace di soddisfare il proprio bisogno. Ciò comporta il reimpianto di siepi dense e numerose, lo sfruttamento di tutti gli scarti di potature ecc.
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La difficoltà di adattamento della tecnica a certi vincoli agro-ecologici: per esempio, il cippato di ramaglie fresche non può essere usato su suoli idromorfi.
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