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A Belluno 80mila ettari di ogm?

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L’allarme arriva dall’associazione Coltivare Condividendo che stigmatizza anche l’operato dell’Unione Europea e annuncia: un’associazione friulana vuole importare sementi ogm Monsanto e seminarle su 80mila ettari.
L’allarme arriva dall’associazione Coltivare Condividendo che stigmatizzato l’operato dell’Unione Europea e annuncia: un’associazione friulana vuole importare sementi ogm Monsanto e seminarle su 80mila ettari. “Purtroppo il rischio è molto concreto – dicono dall’associazione Coltivare Condividendo – Siamo tra più fuochi. Da un lato assistiamo alla liberalizzazione di fatto alla coltivazione del famigerato mais Ogm della Monsanto decisa dalla Comunità Europea; dall’ altro c’è l’inerzia del nostro governo che non adotta la clausola di salvaguardia con cui molti Stati europei hanno di fatto bloccato le coltivazioni ogm. Poi c’è l’annuncio da parte di un’associazione friulana dell’importazione di sementi Monsanto di mais ogm con cui coltivare oltre 80mila ettari di terreno”. Già l’associazione di Giorgio Fidenato ha avuto guai con la giustizia per semine illegali di ogm e Greenpeace ha tagliato anche alcune piantagioni. L’associazione propone una sua riflessione in proposito, “che speriamo stimoli una mobilitazione e una forte presa di posizione da parte di cittadini, associazioni, realtà locali ma anche da parte di politici e candidati alle elezioni 2013”. Peraltro diversi studi, tra cui quello recente del francese Seralini, attestano forti rischi per la salute umana in conseguenza del consumo di ogm.

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