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I grassi saturi e l’infertilità

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Il consumo eccessivo di proteine animali e oli vegetali tropicali potrebbe essere la causa del declino di fertilità maschile nei paesi occidentali
Mangiamo troppi grassi saturi. Sappiamo già che carni, formaggi, burro, uova, oli vegetali come quello di palma e di cocco, compromettono quotidianamente la nostra salute. Ma potrebbero mettere a rischio la fertilità, soprattutto nei paesi ricchi. Secondo uno studio danese i grassi saturi riducono del 38 per cento la concentrazione dello sperma e del 41 per cento la quantità di spermatozoi. La ricerca ha coinvolto un campione maschile di 701 persone, rimarcando ancora una volta un ruolo, ancora da approfondire ma già sottolineato da studi pregressi, tra grassi alimentari e fertilità maschile. L’autrice dello studio, Tina Jensen del Rigshospitalet di Copenhagen, specifica che la ricerca non dimostra un nesso causale, ma suggerisce ancora una volta il ruolo del regime dietetico sulla fertilità maschile e questo spiegherebbe anche la differente salute del sistema riproduttivo spesso constata in alcune regioni del mondo e un calo di nascite significativo nei Paesi occidentali, dove la dieta è notoriamente più grassa. I partecipanti allo studio sono stati monitorati nel periodo che va dal 2008 al 2010, attingendo ai dati del servizio militare. La stessa ricerca, pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition, non si dimentica di correlare l’uso dei grassi saturi con le malattie cardiovascolari e le patologie tumorali.

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