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L’energia verde costa meno

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In una giornata ventosa in Spagna con le rinnovabili si è prodotto oltre la metà dell’energia elettrica nazionale. E i costi sono andati vicino allo zero…
Dalle nostre parte circola una strana leggenda, secondo la quale le rinnovabili costerebbero troppo. All’opinione pubblica vengono spacciate come un inutile aggravio in bolletta. La Spagna, che venerdì 14 dicembre ha coperto il 50,6% con le fonti rinnovabili, ci mostra le cose stanno diversamente: l’elettricità verde costa quasi la metà. La giornata di venerdì, a dirla tutta, è stata effettivamente eccezionale, perché i venti soffiavano forte.
Grazie alle condizioni atmosferiche favorevoli le pale eoliche iberiche hanno prodotto ben 330 GWh, arrivando a soddisfare il 40,2% della domanda elettrica del Paese, portando, per quel giorno, le rinnovabili a superare la fatidica soglia del 50% dell’approvvigionamento energetico nazionale. La portata eccezionale non ha procurato scompensi nella rete, ma ha fatto strabuzzare gli occhi agli operatori del settore: per diverse ore alla borsa elettrica di Madrid i prezzi del MWh si sono avvicinati allo zero.
Secondo il portale qualenergia.it il fenomeno si è già verificato anche alla borsa elettrica italiana, quando la produzione da rinnovabili è arrivata a coprire quote rilevanti della domanda.
Il ragionamento è chiaro e va ribadito con forza: le rinnovabili come solare ed eolico, che producono a costo marginale zero dato che non serve combustibile per produrre un kWh in più, abbassano il prezzo dell’energia elettrica in borsa, spingendo fuori mercato gli impianti termoelettrici più costosi. Si stima che in questo modo il solo fotovoltaico nel 2011 ci abbia fatto risparmiare 400 milioni di euro di spesa per l’elettricità.
Per tornare in Spagna, nel frattempo è appena stato pubblicato uno studio intitolato “L’impatto macroeconomico del settore eolico in Spagna”, dall’Asociación Empresarial Eólica (AEE). Stando a quanto rivelato dal documento, solo nel corso del 2011, l’energia eolica avrebbe “sostituito 8,3 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio in importazioni di combustibili fossili”; parlando in termini economici, il traguardo raggiunto equivale ad un risparmio di circa 1,919 milioni di euro.
Fonte: qualenergia.it

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