La rete internazionale dei giovani ecovillaggisti si raduna a Zegg (Germania): un breve report, direttamente dai protagonisti del NextGen.
Chi di voi è appassionato di ecovillaggi o già vive in una di queste realtà conoscerà certamente il GEN, il Global Ecovillage Network, ovvero la rete mondiale degli ecovillaggi. In breve, si tratta di una organizzazione internazionale che abbraccia comunità intenzionali ecosostenibili (e non solo) di tutto il mondo. L’obiettivo del GEN è diffondere uno stile di vita sostenibile a 360°, supportare e valorizzare la vita di comunità e favorire l’evoluzione consapevole dell’individuo. Da circa due anni GEN supporta la neonata realtà giovanile, il NextGen, nata al suo interno. Composto da giovani under 35, il NextGen è costituito da ragazzi nati e cresciuti in ecovillaggi o che desiderano farne parte, tutti accomunati dal desiderio di mettersi in gioco forti dell’utopia di “cambiare il mondo” e determinati ad utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per realizzare i loro progetti. Le azioni del NextGen sono dirette verso gli altri giovani, per testimoniare concretamente che un altro modo di vivere, all’insegna del rispetto della Terra, delle sue creature, è realmente possibile.
Più di vent’anni fa il Rapporto Brundtland equiparava lo sviluppo sostenibile alla soddisfazione dei bisogni del presente, senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri. I ragazzi del NextGen ne sanno qualcosa: non a caso, il nome della Rete (che in italiano significa “nuova generazione”) trae ispirazione proprio dalla consapevolezza che la realizzazione di molti bisogni primari potrebbe non essere più attuabile per le generazioni future, proprio a causa dell’annientamento progressivo delle risorse che ne permettono il soddisfacimento.
L’incontro a Zegg
Dal 4 all’8 ottobre un gruppo di circa 40 giovani, dai 14 ai 30 anni si è quindi riunito nella comunità di ZEGG a Bad Belzig (in Germania, a 97 km da Berlino) in occasione del secondo incontro del NextGEN. Insieme hanno parlato, sognato e cercato di delineare delle linee guida per strutturare solidamente la rete. Ogni strumento acquisito nell’esperienza di comunità, come i cerchi del consenso, il Dragon Dreaming, la condivisione, il brain storming e attimi di presenza scanditi a tocco di campane tibetane, sono stati di grande aiuto per la conduzione dell’incontro. Ognuno ha condiviso le proprie competenze e abilità, raccontato delle iniziative e dei progetti del quale fa parte con lo scopo di ampliare le conoscenze collettive ed individuali. Hanno creato la base per un supporto reciproco futuro, per la realizzare insieme i sogni di ognuno.
Tre giorni di attività hanno dato i loro frutti: i gruppi di lavoro hanno individuato le aree necessarie ad una rete sistemica, in cui ogni parte è interdipendente e connessa con le altre. C’è il gruppo “structure” , che gestisce la struttura in toto, il gruppo comunicazione esterna e rappresentanza, gli “Heart&Soul” che cureranno gli aspetti emotivi e relazionali, il gruppo “economia e fundraising” e uno per l’educazione che organizzerà workshops formativi e divulgativi. Infine (non poteva certo mancare!) il gruppo web. I ragazzi sono già all’opera per organizzare a luglio 2013 il terzo incontro che si terrà a Schweibenalp in Svizzera, in occasione dell’incontro del GEN.
Nel frattempo, potete dar sfogo alle vostre curiosità dando un’occhiata ad alcuni link di progetti in corso e relativi alle comunità che hanno partecipato al meeting di ottobre. Buona lettura e buoni sogni!
Beatrice De Luca (ecovillaggio Pignano) e Mattias Schweitzer (ecovillaggio Upacchi)