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Convivere coi lupi per cercare una nuova sopravvivenza

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Poiché per tutti la necessità primaria è la sopravvivenza, ecco cosa consiglia un nostro lettore.
Mitakuye Oyasin. (“Siamo tutti fratelli”, saluto rituale tribù Lakota)
Vorrei partecipare allo scambio di opinioni nella rubrica “la zappata” di novembre 2012.
Nuovamente ci troviamo ad affrontare un problema sottile. La sopravvivenza. Necessaria per i nostri fratelli animali, noi fratelli degli animali e figli della terra, ne abbiamo molti di più.
La nostra madre ha deciso di donarci tanti problemi e ci ha tolto il più grande di tutti. Il problema della sopravvivenza.
Ultimamente questo problema però è arrivato fino a noi, ed è stata la madre terra che ce lo ha aggiunto, lo ha fatto per farci capire chi siamo.
Noi ci aiutiamo gli uni con gli altri, è sempre stato cosi. Altrimenti saremmo già morti da molto tempo. Certo, nel nostro profondo c’è una parte selvaggia, violenta, ma la possiamo moderare e, diversamente dai nostri fratelli animali, la possiamo modificare, approfondire, richiuderla nel profondo di noi stessi per momenti in cui è necessaria una predeterminata forza. Noi non abbiamo bisogno di sopravvivere, se dovessimo aver bisogno di cibo, vestiti e altro abbiamo inventato il baratto, possediamo amore, compassione, dolore.
Mi fermo un attimo sul dolore. Il dolore fa male, ma in realtà è un aiuto… un aiuto a capire chi siamo, come siamo e come dobbiamo essere quando un fratello ha bisogno, visto che possiamo essergli d’aiuto gazie alla nostra esperienza e dolore vissuto. Non ci si ferma più a meditare, se non in pochi. Sembra che non ci sia più niente che riempia il nostro corpo di energia se non il cibo o la brama di potere. Ci siamo dimenticati di quanto bello sia vedere i cavalli correre liberi in vaste praterie. Ci siamo dimenticati quanto piacevole, pacifico e potente sia il vento che ci tocca. Ci siamo dimenticati il profumo dei fiori. Non abbiamo bisogno di sopravvivere.
Siamo tutti fratelli e come tali dobbiamo comportarci. I nostri fratelli nativi ci hanno insegnato tanto, loro vivevano con i lupi, “li addomesticavano” ed erano preziosi alleati nella caccia.
Sembra che l’era del lupo selvaggio stia tramontando, ma questa è una possibilità che si apre. D’altra parte un selvaggio pacifico non esiste, come un contadino tradizionale, pacifico non esiste. Ma un essere umano pacifico esiste, perché è in grado di dominare la forza e trovare alternative. Ha la mente più sviluppata.
Oggi i lupi lottano contro gli umani, alcuni umani contro i lupi, mentre ci sono anche umani che lottano per i lupi.
Io dico che bisogna vivere con i lupi, dobbiamo essere tutti nello stesso branco. Ci siamo mai chiesti se il contadino sia il nuovo cacciatore?
Noi potremmo cacciare con i lupi, lasciandoci guidare da loro, e come ricompensa dar loro del cibo. Le popolazioni dell’antartide, piuttosto ristrette, cacciavano le balene con l’aiuto delle orche e per ricompensa davano loro pezzi di carne. Dobbiamo fare lo stesso con i lupi, il lupo selvaggio forse tramonterà. Ma dopo il tramonto, c’è la notte meditativa, poi l’alba di un nuovo giorno. Sono meglio lupi addomesticati, che lupi estinti. Ovviamente lasciati liberi, ma in contatto con noi, in contatto al nostro richiamo. Ritroviamo il contatto.
Facciamo un salto indietro nella storia, nell’attuale parco di Yellowstone. Dopo le ultime fasi della colonizzazione, era stato deciso di creare un parco dove vivevano branchi di lupi, cervi e altri animali. Per creare il parco di Yellowstone, un parco a quanto pare deve essere carino e grazioso con le farfalline e gli scoiattolini che corrono felici e in pace. Cervi maestosi che brucano l’erba senza la minaccia dei lupi. E’ stata presa una decisione, lo sterminio dei lupi con dei veleni. Il parco era giunto al primo obiettivo, niente predatori. Dopo poco, tutto il parco di Yellowstone che la mente umana aveva sognato, bello verde, con animali pacifici, si era trasformato in un paesaggio con alberi morti e arido senza più erba. I cervi presero il sopravvento, aumentarono, ma il cibo scarseggiava e alcuni morirono di fame. L’uomo si chiese il perché… cosi venne chiamato un’esperto e disse una cosa soltanto: “Bisogna reintegrare i lupi”. I lupi vennero reintegrati, i lupi presero a cacciare i cervi e ne abbatterono solo lo stretto necessario e ne lasciarono in vita altri. Uomini e lupi compresero la situazione e nel giro di pochi mesi il parco di Yellowstone riprese il ciclo naturale.
Viviamo con i lupi , addomestichiamoli.
SIAMO TUTTI FRATELLI
Marco, lettore fiducioso

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