Vai al contenuto della pagina

“Sporchi da morire”: il film

homepage h2

Ecco il film “Sporchi da morire”, un viaggio nel mondo delle polveri sottili, delle nano-particelle e delle possibili alternative. Scomodo e per nulla morbido con politici e anche alcuni scienziati, viene proiettato in giro per l’Italia con grande successo.
Primafilm, distretto creativo e tecnologico indipendente, presenta una nuova grande sfida: un viaggio nel mondo delle polveri sottili, delle nano-particelle e delle possibili alternative.
Il film-documentario nasce da alcune domande. È vero che gli inceneritori fanno male? Perché in Italia si continuano a costruire questi impianti mentre nel resto del mondo si stanno smantellando? Quali sono i rischi concreti per la salute? Quali sono i danni provocati dalle micro e nano-particelle? Quali sono le possibili alternative? Con queste domande in testa è iniziata la ricerca online di Carlo Martigli, un viaggio virtuale che diventa reale, video presenti in rete si alternano improvvisamente ad esclusivi reportage realizzati in varie parti del mondo. Un film-progetto al quale hanno già aderito migliaia di persone in tutto il mondo tanto da certificarlo come il film con i titoli di coda più lunghi del mondo i quali saranno presenti, grazie ad un piccolo contatore grafico fin dai primi minuti del film.
Marco Carlucci, filmmaker indipendente, racconta il viaggio nel mondo delle nano-particelle e delle polveri sottili di Carlo Martigli. Carlo percorre l’Italia ed incontra personaggi grotteschi che sembrano le maschere della Commedia dell’Arte. Piccoli assessori, sindaci e tanti altri politici che investono ora nella costruzione degli inceneritori e li propongono alle proprie amministrazioni come “una crema miracolosa” che fa sparire ogni problema. I politici, ma anche grandi nomi della scienza e famosi personaggi televisivi, si prodigano per rassicurare i cittadini che gli inceneritori non fanno male. Ma il professor Stefano Montanari gli racconta altro.
“Scopritore delle nano-particelle assieme alla moglie, la dottoressa Antonietta Gatti, il Prof. Montanari si batte da anni contro gli inceneritori – spiegano i promotori del film – Impegnati in questa lotta con lui ci sono tanti medici, non solo italiani, studi, ricerche, comitati, decine di migliaia di nominativi eppure nessuno ne parla. In altri Paesi ci sono dei modelli davvero significativi di gestione dei rifiuti come San Francisco una delle città con la miglior raccolta differenziata al mondo o l’area della della Silicon Valey simbolo dell’innovazione tecnologica e sempre più della green revolution. Anche in Italia esistono delle piccole “San Francisco”, concreti esempi virtuosi di riciclaggio dei rifiuti basti pensare al paesino di Vedelago, in provincia di Treviso, e il nuovo centro di riciclo di Colleferro, ironia del destino, sorto a pochi passi da un inceneritore. Queste strutture dimostrano che riciclare non solo evita di inquinare l’ambiente con costi di gestione notevolmente più bassi ma potrebbe creare migliaia di nuovi posti di lavoro. Al termine del suo viaggio Carlo è provato da molti incubi e tanti dubbi sul futuro. Vorrebbe quasi cedere ma sa che la battaglia in difesa dell’ambiente, e quindi delle generazioni future, è appena cominciata”.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!