La cattiva colazione degli italiani
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Per la Ferrero l’affondo negli States si fa più difficile. Pochi mesi fa in California, l’azienda è stata condannata a pagare una multa di ben tre milioni di dollari per pubblicità ingannevole riferita alla Nutella. La causa era stata intentata da una mamma che non riteneva la crema un’opzione bilanciata e nutriente per la prima colazione, come invece sottolineavano i messaggi trasmessi in televisione e su altri media.
La mamma californiana ha vinto e la Ferrero, oltre a pagare l’ammenda, ha modificato le confezioni e i claim pubblicitari, pur mantenendo la dicitura secondo la quale, quando la crema viene mangiata con moderazione con altri alimenti, può contribuire a rendere la prima colazione sana e incoraggiare i bambini a mangiare fibre, per esempio se spalmata sul pane integrale. Può anche darsi, visto che la colazione degli italiani mediamente è piuttosto triste e poco equilibrata, concentrandosi soprattutto sui dolci. Ma esistono anche altre soluzioni sicuramente più sane ed equilibrate, a cominciare da yogurt, cereali, marmellate e altri cibi che possono essere preparati direttamente a casa. Noi italiani del resto siamo dei soggetti a rischio. Secondo uno studio irlandese condotto da Barbara Stewart Knox ci piazziamo al terzo posto in Europa per la propensione a fuoripasto poco salutari. In particolare gli italiani scelgono il bar e quindi cornetti, torte o paste dolci ipercaloriche. Potremmo anche rimpinzarsi alla buon’ora di Nutella ascoltando Pavarotti?