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Gli italiani risparmiano energia?

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Le case degli italiani sono poco efficienti: scarseggiano gli impianti radianti e le caldaie a condensazione. Tutti promettono di impegnarsi per risparmiare, ma poi rinunciano ad investire…
Si parla molto di efficienza, e della necessità di ridurre le emissioni, ma sappiamo quanto consumano e inquinano le nostre case? E cosa pensano gli italiani del risparmio energetico? Dal settore civile provengono più di un terzo delle emissioni nazionali di Co2 per via di case mal coibentate, cattive abitudini e impianti obsoleti. Ma la cosa importante da capire è questa: la maggior parte deriva non dall’uso di energia elettrica, ma dall’energia utilizzata per il riscaldamento. A quanto pare le caldaie tradizionali sono adottate dal 64% delle famiglie, superando nettamente le tecnologie che offrono maggiore risparmio, come quella a condensazione (18%) o le pompe di calore. Sono alcuni dei dati dell’Osservatorio sull’Efficienza Energetica commissionato da Domotecnica, presentati nel corso del 14° Congresso Nazionale Domotecnica a Torino.
Anche dal lato distribuzione del calore emerge come la soluzione più presente in casa, sono i radiatori senza valvole termostatiche (47%). Le valvole sono economiche e facili da installare ma sono presenti solo sul 30% dei caloriferi. Scarsa la diffusione di impianti radianti, a parete o a pavimento, uno strumento che permette di ridurre al minimo i costi per il riscaldamento. Questa tipologia di impianti è stata scelta solo dal 6% delle famiglie italiane. Se si guarda poi alla presenza sui tetti delle case di pannelli solari o fotovoltaici, si scopre che il 3% degli italiani ha un impianto solare e il 2% uno fotovoltaico.
L’efficienza e il risparmio – pur essendo concetti piuttosto nuovi all’interno del dibattito pubblico – rappresentano un chiaro valore per gli italiani: è universalmente riconosciuto che il risparmio energetico sia utile sotto tutti i punti di vista. Per il 98% permette di ridurre gli sprechi e di ridurre i costi in bolletta, riuscendo (secondo il 95%) a riscaldare meglio la casa, con notevoli vantaggi per le generazioni future (96%). La percezione dell’utilità del risparmio diminuisce con l’aumentare dell’età e gli italiani più virtuosi hanno un livello di istruzione elevato con lavori autonomia o impiegatizi.
Purtroppo però tra il dire e il fare c’è ancora di mezzo il mare. Il 78% degli italiani afferma che, di fronte all’offerta di un esame della propria casa, dei propri impianti, consumi e relativi interventi per risolvere le criticità, non effettuerebbe un intervento dato che questi non sono tempi per fare degli investimenti. Intanto le bollette energetiche continuano a salire…

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