Vai al contenuto della pagina

In Italia si nasce poco e male

homepage h2

Eccessivo ricorso al taglio cesareo, tassi di mortalità neonatale e materna che variano da regione a regione, pochissime mamme che allattano al seno per periodo adeguati: la fotografia dell’Italia delude.
In Italia, si nasce poco e male e in alcune regioni particolarmente male. Bassa natalità (1,4 figli per donna in età fertile), eccessivo ricorso al taglio cesareo (circa il 37% e oltre il 60% nel Sud), incertezza per le madri e per le famiglie sull’affidabilità dei centri nascita, tassi di mortalità neonatale e materna bassi ma con percentuali ancora variabili su base regionale, rendono necessaria la definizione di nuovi programmi in tema di politica sanitaria.
Questi i dati presentati all’inaugurazione del XVIII Congresso Nazionale SIN (Società Italiana di Neonatologia). “Questi numeri sono anche la conseguenza della sempre maggior presenza della donna nel mondo del lavoro e della difficoltà di conciliare l’impegno professionale con le esigenze familiari. Gli attuali scenari di crisi non lasciano immaginare una ripresa della natalità, che conserva livelli in positivo soprattutto per il contributo delle donne immigrate”, ha spiegato Paolo Giliberti, presidente del SIN.
“E’ necessario – secondo Giliberti – un nuovo modello di cure neonatali, proiettato nel futuro, che presuppone cambiamenti radicali per poter essere realizzato”. In previsione la definizione del “Manuale per la certificazione dei Punti Nascita”, progetto destinato a garantire una migliore e uniforme assistenza alle donne e ai bambini per i percorsi relativi a gravidanza fisiologica, gravidanza a rischio, neonato fisiologico e patologico. 
Altra questione significativa quella dell’allattamento, dove quello esclusivo al seno almeno per i primi sei mesi, riduce del 36% il rischio SIDS (sindrome da morte improvvisa del lattante) e del 52% le possibilità che il bambino sviluppi la malattia celiaca. Nonostante ciò in Italia, solo il 65,4% delle donne allatta esclusivamente al seno, con una grande variabilità da regione a regione e in relazione all’età e al grado di istruzione. Il 69,4% allatta subito dopo il parto ma solo il 56%, il 9,6% e lo 0,9% continua a farlo rispettivamente dopo 3, 6 e 12 mesi.
Visita la Mappa Nazionale del Parto in Casa ideata da Terra Nuova.
Scarica gratis il dossier IO SO PARTORIRE

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!