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Proteggersi dalle onde: meglio il collegamento via cavo

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Il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano invita a non rinunciare con troppa facilità ai fili per l’uso di internet e telefoni. Attenzione ai wi-fi e al cordless. Ecco i consigli per limitare l’elettrosmog.  
Senza fili e senza spina ci si sente più liberi. Ma è solo un’illusione perché restiamo impigliati in una fitta trama di onde elettromagnetiche. Il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano, in collaborazione con una rete di iniziative popolari e movimenti di tutela del consumatore a livello internazionale, ha lanciato una campagna di dissuasione sulla diffusa tendenza a “staccare la spina” del telefono fisso.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una massiccia espansione di tutte le tecnologie basate sulla trasmissione di radiofrequenze, tanto che ormai è divenuto impossibile trovare un luogo dove all’aperto (i tecnici dicono “outdoor”) non vi sia un cocktail di radiazioni a varia intensità. Del resto normalmente non ci preoccupiamo della cosa, forse perché non vediamo, non sentiamo e non odoriamo alcunché. La scienza indipendente ha però raccolto prove ed evidenze notevoli circa i danni provocati dall’inquinamento da elettrosmog, tanto che ormai anche la politica e le istituzioni hanno cominciato a reagire e prendere posizione al proposito”.
“Lo scorso anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato come “potenzialmente cancerogeno” il rischio connesso alle radiazioni prodotte dal cellulare, dal Wi-Fi e da tutte le applicazioni delle microonde. Hanno quindi fatto seguito le prese di posizione del Consiglio d’Europa e del Comitato Russo per la tutela dalle radiazioni non ionizzanti, che hanno chiesto con forza alla politica di intervenire per contenere l’esposizione della popolazione alle radiazioni e per tutelare soprattutto bambini e ragazzi. Gli Stati di tutta Europa sono stati inoltre sollecitati a creare un numero più grande possibile di aree e spazi privi di contaminazione elettromagnetica”.
Cosa possiamo dunque fare noi consumatori per contenere la diffusione di onde elettromagnetiche nocive? Potremmo cominciare da casa nostra, in particolare dalle nostre abitudini di comunicare. Dando la preferenza al telefono fisso, siamo in grado di comunicare senza produrre radiazioni e possiamo altresì navigare in internet nel modo più sicuro.
Il Centro Tutela Consumatori Utenti, che da tempo segue con attenzione il tema dell’elettrosmog, consiglia di utilizzare solo telefoni col filo, oppure,qualora si desideri utilizzare un cordless, rivolgersi ad un modello che emetta radiazioni soltanto durante la telefonata. Purtroppo i modelli più diffusi di cordless apartengono allo standard DECT ed emettono radiazioni di continuo, giorno e notte, anche se nessuno telefona. “Esistono però anche cordless DECT di nuova generazione, più “intelligenti” e in grado di evitare l’irradiazione quando nessuno telefona. Finora era difficile reperirli, ma ora Telecom Italia ne offre uno di ottime caratteristiche”.
Per quanto riguarda internet si riesce a navigare senza radiazioni (o con poche radiazioni) se si ha cura di
collegarsi alla rete unicamente via cavo, oppure nel caso si voglia navigare senza filo, collegarsi col wi-fi solo per il tempo strettamente necessario. Un possibile compromesso è dato dall’impiego di un timer che in orario prestabilito spenga il router wi-fi.
Per ulteriori informazioni: http://www.centroconsumatori.it/
 

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