Gli italiani viaggiano per il cibo
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Secondo i dati diffusi da Coldiretti il turismo enogastronomico nel 2012 cresce e supera i cinque miliardi di fatturato diventando il vero motore della vacanza Made in Italy nel tempo della crisi.
Per almeno un italiano su tre (35%) il successo della vacanza è in stretta correlazione con la qualità del cibo e non deve mai mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. Il cibo infatti – sottolinea la Coldiretti – è considerato dagli italiani l’ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre, (29%), lo shopping (16%), la ricerca di nuove amicizie (12%), lo sport (6%) e il gioco d’azzardo (2%).
Complessivamente lungo la penisola sono stati censiti – precisa la Coldiretti – ben 4671 prodotti tradizionali dei quali quasi il 10 per cento si trovano in Toscana che si aggiudica il primo posto con l’offerta a tutti i suoi vacanzieri ben 465 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate in un paesaggio incantevole. Il secondo posto con 384 prodotti recuperati se lo aggiudica il Lazio. Il terzo posto a pari merito, con 370 prodotti tradizionali censiti, lo conquistano la Campania con prodotti particolari prodotti come la cipolla di Vatolla, antica cipolla a forma di trottola, amuleto contro raffreddori e influenze ed il Veneto con batata di Anguillara, un tubero dolce dal quale si ricava anche un particolare liquore.