La cottura a induzione è sicura?
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Salve mi chiamo Massimo e sono un nuovo abbonato alla vostra interessantissima rivista. Vorrei approfittare subito dello spazio dedicato ai lettori per chiedervi qualcosa sui cibi cucinati con i fornelli a induzione.
Mi chiedo in particolar modo se questo tipo di cottura, che crea calore grazie alla generazione di un campo elettromagnetico, possa essere dannosa, oltre che nel momento della cottura per chi si trova nelle vicinanze di questi fornelli, anche per chi di fatto consuma i cibi che vengono cucinati e cotti con questa modalità.
Mi chiedo quindi in quale misura un cibo esposto a un così forte campo magnetico possa essere modificato o alterato nella sua capacità nutritiva. Insomma, per concludere, secondo voi il fornello a induzione potrebbe rappresentare una minaccia alla salute, con una modalità seppur molto più leggera, simile a quella del forno a microonde?
Grazie e buon lavoro, Massimo
Risponde Francesco Imbesi del Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige.
Segnaliamo che nel libro Difendersi dall’elettrosmog (Terra Nuova Edizioni) viene trattato anche questo tema in maggiore dettaglio.
Gentile Massimo, non disponiamo di ricerche scientifiche sufficienti a escludere o a confermare al di là di ogni ragionevole dubbio questa tua preoccupazione. Mentre da un lato è certo che le piastre a induzione generino campi elettromagnetici che irradiano chi si trova nelle vicinanze, e quindi sarebbe meglio non esporsi in modo prolungato, non c’è ancora una quantità di studi sufficienti a spiegare se e in quale altro modo i cibi siano alterati da questi campi, oltre a subire l’effetto termico, cioè la cottura. Il dubbio però è legittimo, visto che i cibi in definitiva sono sostanze organiche nutritive che introduciamo nel nostro corpo e sarebbe meglio che conservassero il più possibile certe caratteristiche basilari, cioè che anche nella loro struttura interna subatomica restassero il più possibile «come natura li ha fatti».
Segnaliamo che nel libro Difendersi dall’elettrosmog (Terra Nuova Edizioni) viene trattato anche questo tema in maggiore dettaglio.
Gentile Massimo, non disponiamo di ricerche scientifiche sufficienti a escludere o a confermare al di là di ogni ragionevole dubbio questa tua preoccupazione. Mentre da un lato è certo che le piastre a induzione generino campi elettromagnetici che irradiano chi si trova nelle vicinanze, e quindi sarebbe meglio non esporsi in modo prolungato, non c’è ancora una quantità di studi sufficienti a spiegare se e in quale altro modo i cibi siano alterati da questi campi, oltre a subire l’effetto termico, cioè la cottura. Il dubbio però è legittimo, visto che i cibi in definitiva sono sostanze organiche nutritive che introduciamo nel nostro corpo e sarebbe meglio che conservassero il più possibile certe caratteristiche basilari, cioè che anche nella loro struttura interna subatomica restassero il più possibile «come natura li ha fatti».
Cucinare bene è un’arte, e anche il tipo di calore della cottura e il modo in cui viene prodotto e somministrato fa parte dei «segreti» di quest’arte. Dal momento che i dubbi sono legittimi, e nell’attesa che gli studi vadano avanti, una scelta più sicura per la salute sarebbe quella di seguire la tradizione consolidata: cioè una cottura su fiamma.
