Truffa nel miele biologico
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Con l’operazione “Ape Maia Bio”, avviata dal Comando Stazione del Corpo Forestale di Comunanza (Ap), le autorità hanno ritirato dal mercato migliaia di confezioni di preparati a base di propoli e denuciato ben 46 aziende. Alcune partite di preparati a base di propoli, quali perle e soluzioni idroalcoliche, erano infatti contaminate da acaricidi non consentiti dalla legge. Tutti i lotti sono stati ritirati dal mercato: fra questi, 2 mila bottigliette in soluzione idroalcolica e 455.000 perle da masticare.
I tecnici della Forestale hanno riscontrato una concentrazione di chlorfenvinfos e di coumaphos fuori norma. Per di più, uno dei due acaricidi, il chlorfenvinfos è una sostanza liposolubile vietata in Europa dal 2003. L’indagine è partita a gennaio 2010 con il prelievo sul mercato di campioni di miele tradizionale con lo scopo di campionare e analizzare i prodotti. Sono stati prelevati dalla Forestale nelle Marche e in altre regioni del territorio nazionale complessivamente 125 campioni, per accertamenti finalizzati alla determinazione dei fitofarmaci nel miele, nella propoli, nella cera, nella pappa reale e nel favo.
“Dalle analisi effettuate su alcuni campioni di miele biologico è stata riscontrata, seppur nei limiti tollerati dalla vigente normativa, la presenza dei due acaricidi – spiega la Forestale – Tale presenza, seppur minima, rappresenta un valido indicatore delle operazioni sanificatrici effettuate con principi attivi non consentiti”. In particolare è stato scoperto che per sconfiggere velocemente e a basso costo il parassita della varroa venivano usate striscette imbevute di chlorfenvinfos all’interno dell’aveare. Il miele, hanno evidenziato le analisi condotte, è entrato così in contatto con al cera contaminata da sostanze vietate dai disciplinari di settore e non consentite dalle normative europee e nazionali.