Abbronzatura: attenti ai tumori alla pelle!
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Il focus è stato posto sulla cattiva abitudine della tintarella a tutti i costi. I costi di una prolungata esposizione ai raggi ultravioletti infatti possono essere molto elevati. Secondo i dermatologi italiani ogni anno si registrano 6000 nuovi casi di melanoma, dei quali 1500 in stadio avanzato. Oltre alla mancanza di precauzione per l’esposizione al sole i fattori determinanti sono la carnagione chiara, la predisposizione ad ustioni, l’elevato numero di nei e una storia familiare di tumore della pelle.
“Purtroppo per il melanoma il tasso di sopravvivenza a 5 anni è pari all’81%” ha commentato il Professor Sergio Chimenti, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata – “ed è fortemente influenzato dallo stadio di avanzamento della patologia. Per questa ragione, è fondamentale la diagnosi precoce che prevede per le persone a rischio uno screening dal dermatologo munito di dermatoscopio almeno una volta l’anno, un auto-controllo periodico ogni 2-3 mesi di tutta la superficie cutanea e la visita dal dermatologo quando si osserva nel nevo un cambiamento di colore, forma, dimensione oppure quando ne compare uno nuovo”.
A maggiore rischio sono le persone con più di 50 anni, e quelle che si espongono in modo prolungato e sconsiderato al sole e o alle lampade solari. I dermatologi tuttavia sottolineano che una corretta prevenzione e controlli accurati di tutti i nei e delle macchie cutanee possono tenere sotto controllo la situazione e individuare precocemente un eventuale melanoma. Per questo è consigliabile che le persone a rischio si sottopongano ogni anno ad almeno una visita dermatologica di controllo e che segnalino allo specialista di fiducia ogni nuova macchia e qualsiasi cambiamento di forma, dimensione e colore dei nei o delle pigmentazioni cutanee.