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No ai cacciabombardieri

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La Rete Italiana per il Disarmo continua a portare avanti la sua campagna per sollecitare il governo a tagliare le spese militari e fermare l’acquisto di cacciabombardieri. Ecco l’appello della Rete.
Rete Italiana per il Disarmo e la Campagna “Taglia le ali alle armi” chiedono a gran voce un dibattito pubblico e in parlamento per fermare – senza ulteriori costi – un progetto problematico e mastodontico, un vero spreco da segnalare!
intanto possiamo scrivere al Governo, che ha chiesto il parere dei cittadini sugli sprechi nella spesa pubblica, segnalando come l’acquisto di 90 cacciabombardieri d’attacco e con capacità nucleare sia un insulto a chi oggi si trova in difficoltà economiche e di sopravvivenza, senza considerare i dubbi di natura tecnica e di costo che tutti i partner del Programma (Stati Uniti compresi) hanno sollevato!
Clicca qui, compila i campi richiesti e scrivi:
“Gentile Presidente del Consiglio Mario Monti, egregi Ministri, vi segnalo come spreco rilevante ed assolutamente inutile di denaro pubblico l’acquisto preventivato nei prossimi anni di circa 90 esemplari del caccia di quinta generazione JSF F-35 (costo attuale di solo acquisto oltre 10 miliardi, almeno 30 miliardi con il mantenimento).
Con gli stessi soldi si potrebbero dare risposte concrete ai problemi economici che affliggono molte famiglie italiane, investendo in istruzione, sanità, lavoro, recupero e sistemazione del territorio. La invitiamo quindi a prendere in considerazione le alternative a questo scellerato acquisto seguendo le proposte e le indicazioni della campagna “Taglia le ali alle armi” che ha anche elaborato numerosi dati a sostegno della problematicità del progetto JSF F-35.
Cordialmente”
Da settembre 2011 è in corso la seconda fase della campagna di pressione (originariamente lanciata da Sbilanciamoci! e da Rete Italiana per il Disarmo) affinché il Governo italiano rinunci all’acquisto dei cacciabombardieri F-35 “Joint Strike Fighter”.
Perchè bisogna dire NO al cacciabombardiere F-35 Joint Strike Fighter:
Anche se il Governo tiene bloccata da tempo (almeno dalla fine 2009) la decisione definitiva, l’Italia a breve potrebbe perfezionare l’acquisto dei cacciabombardieri d’attacco Joint Strike Fighter F-35. Il nuovo annuncio del Ministro Di Paola di riduzione a 90 esemplari non significa nulla: nessun contratto è ancora stato firmato e possiamo quindi fermare completamente questo acquisto (anche perchè la proposta rimodulazione della Difesa deve passare per una discussione parlamentare) Quello del caccia F-35 è un programma che ad oggi ci è costato già 2,7 miliardi di euro ne costerà – in caso di acquisto di 131 aerei – almeno altri 15 solo per l’acquisto dei velivoli, che potrebbero scendere a 10 miliardi con una riduzione a 90 (il prezzo unitario si alzerà, secondo l’azienda produttrice Lockheed Martin). Complessivamente arriveremo arrivand! o ad un impatto tra i 15 e i 20 miliardi nei prossimi anni. Senza contare il mantenimento successivo di tali velivoli.
Rilanciano e sostengono questa mobilitazione: Campagna Sbilanciamoci! – Rete Italiana per il Disarmo – Tavola della Pace – GrilloNEWS – Unimondo – Science for Peace
Pillole da usare contro i caccia F-35:
il solo il propulsore del caccia #F35 costa come un aereo antincendio Canadair, cosa difende meglio il nostro territorio?
con un solo radar del caccia F-35 (10 milioni) si potrebbero produrre ed installare 10.000 pannelli solari
un caccia F35 nuovo fiammante pronto a bombardare… o 32.250 borse di studio per studenti universitari? cosa costruisce futuro?
Un caccia F-35 armato di tutto punto o 250 scuole italiane messe in sicurezza? cosa difende meglio noi e i nostri figli?
Sistema ottico di puntamento di un caccia F-35 o gestione di 5 anni di raccolta differenziata per un comune di 100mila abitanti?
un cacciabombardiere F-35 oppure 18.500 ragazze e ragazzi in servizio civile? scegliete voi
Al costo di un cacciabombardiere F35 si potrebbe fornire indennità di disoccupazione a oltre 17.000 precari
Con i soldi che si dovrebbero spendere per un singolo caccia, potremmo acquistare oltre 20 treni per pendolari (12500 posti)

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